martedì, dicembre 21, 2021

Corleone, ricordato Francesco Bentivegna: occorre affidare alle scuole la valorizzazione della memoria storica

Un momento del ricordo davanti al busto di Bentivegna in Villa comunale



DINO PATERNOSTRO

Francesco Bentivegna è stato un uomo fedele fino alla morte agli ideali di libertà, di giustizia sociale e di patria. Non li volle tradire nemmeno per salvare la sua vita. Un “barone popolare” l’ha definito Pippo Oddo, presente ieri a Corleone alla presentazione del libro di Spiridione Franco dedicato a Francesco Bentivegna, insieme a Santo Lombino, curatore del volume, Pino Di Miceli e Roberto Lopes (associazione “Prospettive” di Mezzojuso), Rosanna Rizzo, pronipote dell’eroe, Giusy Dragna, assessore alla cultura, e Dino Paternostro, direttore di questo giornale. Un dibattito interessante, ben coordinato da Pietro Di Miceli del Cidma, che ha concluso la giornata dedicata a Francesco Bentivegna, eroe corleonese del Risorgimento italiano. 

Nella mattinata, infatti, sia l’IISS “don G. Colletto” che l’IC “G. Vasi” con i loro alunni e gli insegnanti e le pronipoti dell’eroe Silvia ed Antonella Bentivegna avevano animato i due momenti significativi in villa comunale (dove c’è un busto dedicato a Bentivegna) e in Matrice (dove invece c’è la sua tomba). 

Ieri era il 165mo anniversario della morte di Bentivegna, avvenuta il 20 dicembre 1856 a Mezzojuso, dove venne moschettato dai Borboni, che dominavano la Sicilia. È stato ricordato in maniera adeguata, ma da parte di tutti è stato rilevato che bisogna “mettere in sicurezza la memoria”, affidandola alle nostre scuole. Lo studio del Risorgimento a Corleone deve essere preso in carico dalle scuole: è una micro-storia da affiancare alla macro-storia. E così anche lo studio del movimento dei fasci dei lavoratori di fine ‘800 e di Bernardino Verro, delle lotte contadine del secondo dopoguerra e di Placido Rizzotto. Questo studio dovrebbe diventare attività curricolare da inserire nei programmi scolastici, magari con il supporto di un manuale di storia locale. 

Insieme all’assessore Dragna se ne dovrebbe parlare con le scuole nelle prossime settimane.

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