venerdì, dicembre 10, 2021

Corleone, domenica prossima nella chiesa del Carmine “l’Uomo Beato è Santo: Bernardo da Corleone”


GIANLUCA CASCIO

idea progettuale è la conclusione di una pianificazione iniziata lo scorso giugno, in occasione della ricorrenza del ventennale della santificazione di Bernardo da Corleone, con la pubblicazione del libro “Tra le righe e le corde” nel quale furono descritti i vari conventi dei cappuccini a Corleone, nella loro successione, con particolare attenzione sul penultimo - perché fu il primo luogo sacro che accolse Bernardo prima che compisse il suo percorso spirituale presso quello di Caltanissetta che lo portò infine alla vestizione il 13 dicembre del 1631 – e sull'ultimo poiché rimangono ancora visibili le antiche vestigie. 

A conclusione della commemorazione della ricorrenza  si è pensato di realizzare una mostra e uno spettacolo, intitolati entrambi “L’uomo Beato è Santo”, che si svolgeranno rispettivamente presso la sacrestia della chiesa Madre di Corleone e la chiesa SS. Del Monte Carmelo a Corleone giorno 12 dicembre 2021. La mostra inoltre rimarrà aperta sino al 12 gennaio 2022 

Lo scopo che ci prefiggiamo è quello di avviare una serie di attività finalizzate alla valorizzazione e ri-scoperta di una figura quale quella di san Bernardo attraverso una prospettiva sapienzale capace di rilevare la sua capacità di porsi nelle mani di Dio e di rendersi disponibile alla sua Grazia. Ciò che Dio compie nella sua vita è un'opera meravigliosa perché, guidando i suoi passi nel quotidiano, lo trova attento a dare una risposta consapevole e pronta.

L’aspetto innovativo e qualificante dell’iniziativa risiede nei diversi modi di approcciarsi alla sua figura attraverso le testimonianze, lo spettacolo e la devozione popolare, i quali, tuttavia, si concentrano su un unico tema: la fede.

Nella mostra verranno esposti: libri, incisioni, l'atto di proclamazione a beato, reliquie e la Positio super miraculo beati Bernardi a Corleone. Alcuni dei pezzi pregiati e inusuali sono: un libro in lingua francese del 1690, scritto ventitré anni dopo la sua morte e con una bellissima incisione del cappuccino Bernardo; il decreto della sua beatificazione del 1768.

La quantità e qualità del materiale messo in mostra evidenzia quanto capillare e diffusa fosse, ed è, la devozione, prima, durante e dopo la sua beatificazione.

Con lo spettacolo vogliamo trasmettere un messaggio e rappresentare la storia del santo in maniera insolita attraverso un linguaggio semplice e nello stesso tempo immediato. Da qui l'idea di fare narrare la vita di san Bernardo ad un cantastorie, Paolo Zarcone, con relativa chitarra e cartellone inserendo contestualmente e inframmezzati i personaggi dell'opera dei pupi, con la partecipazione del puparo Salvo Bumbello e la sua compagnia. 

Il puparo inscenerà il duello di Filippo Latino sia con gli spagnoli che con Vito Canino, avversario che lo condurrà a prendere la decisione di farsi frate cappuccino. Attori - Ninni Motisi, Roberto Ardizzone ed il Nostro Calogero Milazzo - impersoneranno le voci narranti che si inframmezzeranno durante lo spettacolo.

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