martedì, agosto 27, 2013

Suvignano. La Cgil, Avviso Pubblico e il sindaco: la vendita è un grave errore politico


L'azienda confiscata Suvignano nel comune di Monteroni d'Arbia
La notizia che il Consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha deliberato all’unanimità la messa in vendita all’asta della tenuta confiscata di Suvignano ci lascia perplessi e amareggiati. A fronte della presentazione di un articolato progetto di riutilizzo per finalità sociali e imprenditoriali presentato dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Siena, dal Comune di Monteroni d’Arbia e da tutta una serie di associazioni da anni impegnate nella lotta alle mafie e nella diffusione della cultura della legalità democratica, si è deciso di promuovere un’azione che riteniamo sbagliata sia dal punto di vista politico che culturale.
L’uso sociale dei beni confiscati, come sosteniamo da anni anche in sedi ufficiali, è uno dei più efficaci strumenti per sottrarre consenso sociale ai mafiosi, per dimostrare che le mafie non sono imbattibili, che è possibile creare lavoro e sviluppo sociale riconoscendo i diritti fondamentali delle persone, per rafforzare la credibilità delle istituzioni. La vendita non garantisce tutto questo e, non si dimentichi, in essa è contenuto il rischio che i beni confiscati vengano di fatto restituiti ai mafiosi a cui sono stati sottratti. La lotta per la sconfitta delle mafie ha bisogno di unire le forze. Per questo motivo, chiediamo ai partiti, al Governo e al Parlamento:

a)     di intervenire immediatamente sulla vicenda della tenuta confiscata di Suvignano, di fermare la procedura di vendita e di favorire l’implementazione del progetto per finalità sociali e imprenditoriali in precedenza menzionato;
b)    di aprire un tavolo di confronto con le associazioni e le forze sindacali da anni impegnate sul fronte dell’antimafia sociale.

Andrea Campinoti, Presidente di Avviso Pubblico
Luciano Silvestri, Responsabile dipartimento Legalità e Sicurezza, Cgil nazionale
Jacopo Armini, Sindaco di Monteroni d’Arbia

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