martedì, agosto 06, 2013

I vertici Asp a Corleone. Sportelli Cup in tutti i comuni, servizi sanitari potenziati

La firma del protocollo d'intesa
CORLEONE – Fra qualche settimana i cittadini dei comuni di Corleone, Campofiorito, Bisacquino, Chiusa Sclafani, Giuliana, Contessa Entellina e Roccamena potranno prenotare le visite specialistiche direttamente nei loro comuni di residenza, senza recarsi per forza nei locali del distretto sanitario di Corleone. Una “rivoluzione” organizzativa voluta dal dott. Antonio Candela, commissario straordinario dell’Asp di Palermo, e dal dott. Giuseppe Noto, direttore sanitario aziendale, che ieri mattina, insieme al direttore del distretto Salvo Vizzi, hanno firmato i relativi protocolli d’intesa con tutti i sindaci. L’Asp di Palermo è l’unica azienda sanitaria della Sicilia che sta attivando gli sportelli Cup in ogni comune per potenziare i servizi nel territorio.
Il direttore del distretto Salvo Vizzi, il commissario straor-
dinario dott. Antonio Candela e il direttore 
sanitario dott.
Giuseppe Noto incontrano i dipendenti
E a dimostrazione che non si tratta di parole, il dott. Candela ha comunicato che, alle 15 branche specialistiche già presenti nel poliambulatorio di Corleone, a giorni se ne aggiungeranno altre 3, quelle di allergologia, oncologia e geriatria. Inoltre, dal prossimo autunno, le strutture ambulatoriali del PTA saranno dotate di un ecografo di ultima generazione, mentre all’ospedale saranno assegnate due nuove ambulanze medicalizzate del valore di 75 mila euro ciascuna. «Ma non trascuriamo nemmeno le risorse umane – ha spiegato il commissario straordinario – perché abbiamo già deliberato di portare da 2 a 3 i pediatri e da 3 a 4 i radiologi dell’ospedale, confermando i 6 anestesisti esistenti, tutti con contratto a tempo indeterminato». La nuova direzione aziendale pensa anche di avviare un programma di trasferimento delle strutture distrettuali di via don Colletto all’interno dell'Ospedale, completando la terza ala ed eliminando così un fitto passivo annuo di circa 90 mila euro. «Se non saranno disponibili i 6 milioni di euro del piano di edilizia sanitaria regionale, siamo disponibili ad utilizzare fondi aziendali», ha affermato Candela. I vertici dell’Asp di Palermo, nell’incontro con i sindaci e con i dipendenti del distretto e dell’ospedale, hanno assicurato che si batteranno per evitare che il punto nascita venga chiuso. 

2 commenti:

Unknown ha detto...

correzione sulla strage della mattina del 29 luglio 1983 a Palermo la strage mafiosa non avvenne in via Imperatore Federico ma in via Federico Pipitone, dove morirono il giudice Rocco Chinnici, il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi

Unknown ha detto...

correzione sulla strage della mattina del 29 luglio 1983 a Palermo la strage mafiosa non avvenne in via Imperatore Federico ma in via Federico Pipitone, dove morirono il giudice Rocco Chinnici, il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi