domenica, agosto 11, 2013

Corleone, campo di lavoro antimafia. Una riflessione sulla raccolta dei pomodori...

I volontari in festa sul trattore
In questi giorni girando alcune località turistiche montane ho notato il prezzo dei pomodori oscillare da €1,30 a €1,80. A Corleone i "padroncini", cioè commercianti con automezzi che consegnano alle prime ore dell'alba le cassette vuote e le riprendono piene entro le ore 12, pagano in contanti  € 0,30. Che dire : chi provvede alla preparazione del terreno, alla  piantumazione delle piantine di pomodoro, all'irrigazione e alla raccolta ha € 0,30;  chi poi organizza il trasporto e la commercializzazione  ottiene oltre € 1. Questa profonda ingiustizia  che priva la  dignità del lavoro e il suo valore economico necessita di una fase di cambiamento radicale. E' colpa della mafia? Forse si, ma non è il solo attore in campo. Riflettiamo, pensiamo e non viviamo da indifferenti ingiustizie come queste o simili che attraversano con "naturalezza" la nostra quotidianità! (mp)
E A SEGUIRE IL DIARIO...

Corleone   (Ambra 10 Agosto)
Dopo l’uscita “ludica” di ieri sera siamo riusciti comunque ad alzarci in orario per l’ultimo giorno di lavoro. Con entusiasmo abbiamo raggiunto i campi dove abbiamo ricevuto la visita della troupe di TeleJato; nonostante il tempo non promettesse bene ci siamo messi a lavoro con l’obiettivo di completare la raccolta dei pomodori, L’affiatamento sviluppato nei giorni scorsi (e l’aria fresca) ci ha permesso di lavorare velocemente e raggiungere senza intoppi la meta agognata: 600 cassette di pomodori in tre giorni, mitici!!! Confusi e felici abbiamo immortalato la nostra impresa in un bella foto di gruppo sul trattore. Stanchi ma soddisfatti siamo rientrati a casa Caponnetto per il pranzo e subito dopo, purtroppo, è stato il momento dei primi saluti: i nostri compagni di avventura Scouts ci hanno dato l’arrivederci con la promessa di tornare quanto più presto possibile. Nel pomeriggio abbiamo incontrato Filippo Parrino, presidente Lega Coop Palermo, con il quale abbiamo affrontato tematiche legate alla cooperazione come alternativa alle imprese di forma capitalistica e come risorsa e valore aggiunto per lo sviluppo del territorio. Dopo l’incontro è arrivato il momento della tanto attesa verifica, momento di confronto e di grandi emozioni dove ci siamo riscoperti tutti membri non solo di una splendida grande famiglia, ma come ha detto Salvatore tutti parte di un unico paese dove sentirsi parte di un progetto comune è il vero motore di un possibile cambiamento.
(Mamma e Big Bigo e Gabriele)

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