lunedì, agosto 26, 2013

SANITA'. Dal 9 settembre 4 Centri diurni per gli affetti da demenza senile e Alzheimer

L'ex ospedale Enrico Albanese
di Antonio Fiasconaro
Dal prossimo 9 settembre l'Asp potenzia il servizio di assistenza ai pazienti affetti da demenza. Grazie al progetto obiettivo Psn 2010 Azione 2.2 saranno attivati 4 centri diurni Alzheimer. Tre di questi saranno aperti in provincia: a Carini al terzo piano dell'ex ospedale in piazza San Francesco; a Caccamo, al primo piano degli uffici sanitari in via S. Tommaso; a Palazzo Adriano, nei locali dell'ex stazione ferroviaria; mentre in città un altro centro diurno sarà attivato al piano terra del padiglione "Puricelli" dell'ex ospedale "Enrico Albanese". In particolare i locali dell'ex presidio ospedaliero "Regina Margherita" di Palazzo Adriano, ristrutturati e originariamente destinati al Centro Diurno Alzheimer, sono stati successivamente assegnati all'Rsa e sostituiti con locali messi disposizione dal Comune di Palazzo Adriano presso l'ex stazione ferroviaria.

«La gestione delle attività, a seguito di procedura aperta per l'affidamento del servizio a soggetti del terzo settore indetta dall'Asp - spiega Marcello Giordano, responsabile del Centro di riferimento regionale Demenze senili-Alzheimer di via La Loggia - è stata affidata all'associazione Asda Onlus. La supervisione viene svolta dal nostro Centro che ha predisposto il Gruppo di Coordinamento» Ogni Centro diurno alzheimer avrà l'opportunità di ospitare 10 pazienti al giorno, fornendo assistenza e sostegno alla famiglia con la finalità di mantenere il paziente il più a lungo possibile a domicilio, evitando ricoveri incongrui ed impropri in strutture residenziali.
«Il Centro diurno - aggiunge Giordano - rappresenta una importante risorsa della rete per i pazienti con demenza ed i loro familiari, costituendo una delle opzioni scelte nella formulazione del progetto di cura»
E' una struttura di tipo aperto a ciclo diurno (ospita il paziente dalle ore 8,30 alle ore 18,30 dal lunedi al sabato festivi esclusi). Le attività di tipo sanitario sono collegate agli altri servizi della rete.
«Il paziente viene inviato dalle unità valutative alzheimer (Uva) - spiega ancora Marcello Giordano - che lo hanno già in carico le quali certificano la diagnosi, la stadiazione, gli eventuali disturbi comportamentali, le varie comorbilità e le terapie in atto praticate. Per ogni paziente inviato dalle Uva, gli operatori del Centro diurno compileranno la scheda di accesso e formuleranno il Piano di assistenza individuale condiviso e controfirmato dalle Uva aziendali invianti. Il Piano di assistenza individuale è il reale strumento operativo dei programmi del Centro diurno (stimolazione neurosensoriali, delle funzioni residue, attività socializzanti e ricreative, laboratori), pianificato e condiviso con il paziente ed i familiari». Ed ancora, durante il periodo di frequenza al Centro diurno alzheimer saranno effettuate rivalutazioni multidimensionali.
Soddisfazione è stata espressa dal commissario straordinario dell'Asp, Antonino Candela: «Stiamo puntando sempre più ad incrementare l'offerta socio- assistenziale nel territorio e nei piccoli comuni della provincia. E' importante l'apertura di uno dei centri anche a Caccamo. Ogni Centro diurno ha la presenza di medici, psicologi e terapeuti. Tra le altre novità anche i punti di prelievo analisi cliniche a Cerda, Sciara e Caltavuturo. Una nostra unità mobile andrà in questi comuni per effettuare i prelievi».
La Sicilia, 25/08/2013

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