domenica, maggio 05, 2013

Agnese Borsellino: "Paolo mi disse della trattativa"

Agnese Borsellino col giudice Caponnetto
Così Agnese Borsellino disse ai pm che la interrogavano. Avrebbe dovuto deporre in aula a Caltanissetta dove è in svolgimento il quarto processo sulla strage di via D'Amelio
"E' morta Agnese. E' andata a raggiungere Paolo. Adesso saprà la verità sulla sua morte". Con queste parole Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il magistrato ucciso dalla mafia il 19 luglio del '92, ha dato, attraverso Facebook, la notizia della moglie della cognata Agnese Piraino Leto, 71 anni. E proprio la battaglia per conoscere la verità sull'eccidio di via D'Amelio, che ha ancora tanti lati oscuri, ha impegnato la vedova del giudice nei suoi ultimi anni di vita. Citata a deporre nell'ultimo processo per la strage, in corso a Caltanissetta, avrebbe dovuto ripetere in aula le confidenze ricevute dal marito poco tempo prima di morire.  "Paolo mi accennò che c'era una trattativa tra la mafia e lo Stato. - ha raccontato ai pm la vedova - Dopo la strage di Capaci mi disse che c'era un colloquio tra mafia e pezzi infedeli dello Stato". La donna parlò di un Borsellino "sconvolto" mentre le rivelava di avere saputo che l'ex capo del Ros, Antonio Subranni, era "punciuto" (uomo d'onore, ndr). "Paolo mi disse - ha raccontato la donna - mi ucciderà la mafia ma solo quando altri glielo consentiranno". I verbali dei suoi interrogatori sono stati acquisiti anche al processo al generale dei carabinieri Mario Mori. La malattia le impedì" di essere presente in aula a ripetere quelle parole.

Nessun commento: