lunedì, maggio 20, 2013

L’agenda, i silenzi, le verità. Rita Borsellino è sconvolta



Rita Borsellino
“Se fosse davvero l’agenda di Paolo sarebbe un fatto di gravita’ straordinaria, l’ennesimo paradosso a cui abbiamo assistito in questi anni, perche’ sarebbe assurdo pensare che qualcuno non abbia visto un reperto cosi’ importante. Adesso occorre fare un altro passo in avanti nella ricerca della verita’: individuare la persona in borghese che si aggira attorno ai resti di Paolo”.
A dirlo e’ Rita Borsellino, europarlamentare e sorella del giudice Paolo -ucciso dal tritolo di Cosa nostra 21 anni fa insieme ai 5 agenti della sua scorta nella strage di via D’Amelio- commentando con l’Adnkronos la foto, pubblicata da ‘la Repubblica’ e tratta da un video girato dai vigili del fuoco pochi istanti dopo l’eccidio. Un’immagine che raffigura poco distante dal corpo dilaniato del giudice antimafia un oggetto di colore rosso, forse compatibile con il diario su cui Paolo Borsellino annotava le sue riflessioni e misteriosamente scomparso il giorno stesso della sua morte.
“Leggo che quelle immagini -aggiunge Rita Borsellino- sono gia’ state esaminate. Io non le avevo mai viste, mio fratello, invece, mi ha detto che ne era gia’ a conoscenza. Non so dire da quel filmato se quella sia o meno l’agenda di Paolo, ma una cosa e’ certa: e’ una cosa enorme, che suscita turbamento. Se fosse realmente la sua agenda significherebbe che qualcuno l’ha presa, ha visto cosa conteneva e ha deciso di non parlarne piu’”. Un depistaggio? “Per anni -conclude l’europarlamentare- c’e’ stato chi ne ha messo in dubbio persino l’esistenza, nonostante noi famigliari avessimo ribadito sempre e in ogni occasione che Paolo non si separava da quell’agenda e che portava sempre con se’, talvolta anche fuori dalla sua borsa, tenendola in mano”.
“Come sorella di Paolo, ma soprattutto come cittadina italiana ed europea pretendo che sia fatta giustizia piena e che si conosca tutta la verita’ su una stagione che rappresenta un buco nero per il nostro Paese. Sono stanca di coriandoli di verita’. Chi sa parli, perche’ per troppo tempo abbiamo ascoltato mezze verita’”. A parlare è sempre Rita Borsellino, pochi giorni dal 21esimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, commetando gli ultimi sviluppi giudiziari sulla stagione stragista. “I ‘non ricordo’ di pezzi di istituzioni sono un’offesa nei confronti di Paolo e del Paese -aggiunge- come si fa a non ricordare quei 57 giorni? Ricordarne ogni istante e’ un sacrosanto dovere”. Oggi, pero’, per Rita Borsellino c’e’ “la volonta’ di arrivare ad una verita’, se si ricomincia daccapo con un processo e non ci si accontenta di sentenze passate in giudicato. Per questo sono grata alla tenacia di chi in oltre 20 anni non si e’ mai stancato di cercare la verita’. La strada e’ quella giusta, ma occorre continuare a seguirla”.
SiciliaInformazioni, 18 maggio 2013

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