domenica, maggio 12, 2013

E' morto lo storico Francesco Renda. Il 1° Maggio '47 era sfuggito alla strage di Portella


Lo storico Francesco Renda
E' morto stamane Francesco Renda, professore emerito di Storia moderna dell'università di Palermo. Lo storico si è spento nella sua casa nel capoluogo siciliano. Era nato a Cattolica Eraclea (Agrigento) 91 anni fa. I funerali laici si svolgeranno domani alle 11 nella sede dell'Istituto Gramsci, in via Paolo Gili 4, all'interno dei Cantieri culturali alla Zisa.
Dopo la laurea in filosofia, Renda si iscrive giovanissimo al Partito comunista italiano e diventa segretario responsabile della Camera confederale del lavoro di Agrigento. Il 1º maggio del 1947 sarebbe dovuto intervenire come oratore a Portella della Ginestra, ma un guasto alla moto lo fece arrivare in ritardo, quando la strage era già avvenuta. È stato segretario regionale dei minatori della Cgil e membro del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro nonché presidente dell'Ufficio regionale della Lega nazionale delle cooperative.
Nel 1951 fu eletto deputato all'Assemblea regionale siciliana in forza al Blocco del Popolo nel collegio di Agrigento, e venne rieletto nel Pci per cinque legislature. Si dimise nel 1967 per candidarsi al Senato. Eletto senatore nella V legislatura, non si ricandidò nel 1972 preferendo l'Università. Divenne così titolare della cattedra di Storia moderna alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Palermo e successivamente presiede l'Istituto Gramsci siciliano.

Storico di formazione marxista, è stato uno dei più importanti studiosi del movimento contadino siciliano. Rilevanti le sue opere sui fasci siciliani e la sua storia della Sicilia in tre volumi, per Sellerio.

Napolitano. "Apprendo con commozione - commenta il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una nota - la triste notizia della scomparsa di Francesco Renda, intellettuale fortemente impegnato e profondo studioso della storia della Sicilia, che avevo avuto modo di conoscere in anni lontani e di apprezzare per il suo appassionato apporto alla vita politica e per la sua feconda attività parlamentare. Esprimo ai familiari tutti e a chi lo ha stimato le mie sentite condoglianze".
(La Repubblica/Palermo, 12 maggio 2013)

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