martedì, ottobre 05, 2010

Reggio Calabria. Bazooka in Procura, grave minaccia a Pignatone

Sconcerto per la nuova "sfida" della 'ndrangheta. Una telefonata annuncia: "Andate a vedere davanti alla Dda, c'è una sorpresa per il procuratore". E la polizia trova un bazooka. Potrebbe essere la risposta ad una maxi-operazione contro le cosche locali. In serata migliaia di persone in piazza per manifestare solidarietà al magistrato REGGIO CALABRIA - "Andate a vedere davanti alla Procura. C'è una sorpresa per il procuratore Pignatone". È stata questa telefonata, giunta stamani al 113, a portare la polizia a scoprire un bazooka davanti agli uffici della Dda di Reggio Calabria. L'arma, di fabbricazione slava, era stata nascosta sotto un vecchio materasso lasciato lungo la strada ed era inoffensiva dal momento che è un bazooka monouso ed è già stata utilizzato. Questo, però, non attenua la pericolosità del gesto. Resta, infatti, il "messaggio grave ed altamente significativo sul piano criminale", come lo hanno definito gli investigatori. E quale sia il messaggio è chiaro: possiamo colpire il procuratore Pignatone quando e dove vogliamo. Il procuratore di Reggio oggi non è in città per impegni di lavoro. Al momento ha evitato di rispondere al telefono e non è stato possibile avere un suo commento su quanto accaduto. Il bazooka sarà analizzato per accertare quando e dove è stato usato. Accertamenti, da parte della polizia scientifica, sono in corso anche su una cabina telefonica pubblica che si trova a breve distanza dalla sede del Consiglio regionale, nella zona di via Cardinale Portanova, dalla quale è partita la telefonata che ha portato al ritrovamento del bazooka. La nuova minaccia ad un magistrato di Reggio Calabria, dopo quelle rivolte al procuratore generale Salvatore Di Landro, e ad altri pm, è giunta nel giorno in cui polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno eseguito una vasta operazione per l'esecuzione di 250 perquisizioni. Un'operazione disposta proprio nell'ambito delle indagini sulle intimidazioni. A ricevere la visita delle forze dell'ordine sono stati i boss della 'ndrangheta, capi delle più importanti cosche del capoluogo e della provincia.
Dopo il ritrovamento di un bazooka, l'ultimo minaccioso messaggio al procuratore di Reggio calabria Giuseppe Pignatone, il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, in programma domani mattina in città, valuterà la possibilità di inviare militari nel reggino per contrastare la criminalità organizzata. Opzione su cui è apertamente favorevole il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che a Porta a Porta spiega: "O si utilizzano i militari dell'operazione 'Strade Sicure', e quella è una decisione del comitato dell'ordine e della sicurezza", o ci dovrà essere "un nuovo provvedimento del governo". In serata migliaia di persone sono scese in piazza Duomo a Reggio per una fiaccolata con cui manifestare solidarietà e vicinanza a Pignatone dopo l'ennesima indimidazione. Il corteo, promosso dal movimento "Reggio non tace", si è snodato su corso Garibaldi per arrivare sino in piazza. E in questo clima il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, intervistato da Repubblica Tv, rileva la "mancata la solidarietà" di Berlusconi al procuratore, prendendo spunto dagli attacchi alla magistratura fatti domenica scorsa dal premier: "Berlusconi vuole solo evitare i propri processi - ha affermato Franceschini - e attacca da sedici anni la magistratura, salvo poi far mancare la propria solidarietà quando i giudici sono minacciati, come è avvenuto oggi".

1 commento:

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