lunedì, ottobre 11, 2010

Bolognetta. Il sottovia non è mai stato collaudato perchè pericoloso. E adesso si è aperta anche una grande voragine nel soprapassaggio...

La grossa buca nel soprapassaggio di Bolognetta
(d.p.) Non c’è pace per il bivio di Bolognetta. Il “famoso” sottovia dello scandalo non è stato mai collaudato, perché pericoloso, mentre ieri sul soprapassaggio si è aperta una grossa buca, che ha costretto l’Anas a transennarlo, deviando il traffico lungo la strada provinciale per Misilmeri. Pare che sia franato il materiale sottostante il manto stradale della corsia laterale destra per chi proviene da Corleone. La causa della frana potrebbe essere stata la condotta fognaria con le acque reflue, provenienti dal centro abitato, oppure la debolezza strutturale dell’opera. Al riguardo, sono in corso accertamenti da parte del Comune di Bolognetta, cui competono i lavori, dal momento in cui l'Anas non vuol saperne di prendere in carico neppure questo primo stralcio dell’inutile mega-opera. L’interruzione del traffico veicolare sta comportando notevoli disagi a migliaia di automobilisti e consistenti danni economici agli esercizi commerciali della zona.

Ma vogliamo raccontare dall'inizio la “telenovela”, che ha portato alla realizzazione del “sottovia scatolare”. Tutto ebbe inizio nel novembre del 1994, quando la giunta municipale di Bolognetta approvò il progetto esecutivo di completamento dei lavori di costruzione allo svincolo Bolognetta della SS 121, redatto dall’arch. Antonino Bevilacqua, per l’importo di 4 miliardi e 200 milioni di lire. Nella primavera del 1995, il mega-progetto fu approvato dal consiglio comunale ed inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Comprendendo il pericolo che si realizzasse un’opera inutile e dannosa, nel marzo 1996 si costituì a Bolognetta il Comitato “Per un bivio sicuro”, che promosse assemblee, incontri ed esposti al TAR, al CGA, alla Provincia di Paleremo, al Prefetto, al parlamento regionale e nazionale e alla Procura della Repubblica. Nonostante le proteste, l’opera venne approvata dall’Anas. Nel febbraio 1997 il CIPE deliberò di inserire la costruzione del “sottovia” nel programma delle opere da finanziate con i fondi europei. Nell’aprile del 1997 il consiglio comunale di Bolognetta inserì l’opera nel piano triennale delle opere pubbliche, settore viabilità. Nell’ottobre del 1997 l’Assessorato regionale Lavori Pubblici emanò il decreto di finanziamento. Nello stesso periodo la Guardia di Finanza sequestrò tutti gli elaborati progettuali inerenti il “sottovia” presso il comune di Bolognetta. E il sindaco Riccardo Incagnone, eletto nel dicembre ’97, cercò di prendere tempo per firmare il bando di gara. Diffidato dalla Regione e rassicurato dalla magistratura, il primo cittadino diede il via alle procedure della gara, espletata nell’agosto 1998 e aggiudicata al raggruppamento d’imprese capeggiato da Gaetano Virga di Marineo. Nel 2000 iniziarono i lavori, per i quali successivamente furono presentate ben due perizie di variante. Infine, nel maggio del 2002 l’opera venne conclusa, fu acceso l’impianto di illuminazione, ma né l’Anas né il comune vollero assumersi la responsabilità di effettuare il collaudo. Il “sottovia” venne transennato ed è ancora così. Solo che adesso, dopo la frana di ieri, ad essere transennata è anche la corsia laterale destra. Domanda all'Anas, alla Regione e al comune di Bolognetta: perchè non interrate tutto?! Ovviamente, facendo pagare i costi di questi sprechi ai responsabili.

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