martedì, ottobre 19, 2010

Corleone. Un ordine del giorno per intitolare a Nino Gennaro il centro sociale S. Lucia

Nino Gennaro (Ph. Riccardo Liberati)
Nino Gennaro è morto l’8 settembre 1995, ma è ancora con noi. Lo è nel ricordo che ha lasciato di sé, nel cuore e nella mente dei suoi amici, nelle sue poesie, nei suoi testi teatrali, nei suoi aforismi. Nella Corleone stagnante degli anni ’70, diceva (e scriveva): «Non siamo tutti gregari di Liggio»; organizzava i giovani, insegnando loro che «Corleone non è una repubblica indipendente». Nino era uno in prima linea nella battaglia antimafia, nella battaglia contro quel «tardo mafioso impero», che condizionava non solo l’economia di una comunità, ma anche le coscienze dei suoi «sudditi». Uno che si è speso molto per l’affermazione dei diritti degli omosessuali e di tutti i diversi, fondamenti di tutta la sua produzione artistica. Uno che faceva la lotta per la casa con quelli dell’Albergheria, a cui le case cadevano addosso, inventando lo slogan creativo «la casa è come il pane». Uno che faceva teatro nelle case, con attori non-attori, recitando testi d’avanguardia scritti da lui, che ancora oggi interrogano e inquietano le coscienze.
È tempo che Corleone “faccia pace” con Nino Gennaro, che lo riconosca come suo “figlio”, che valorizzi la sua produzione artistica. Adesso, a 15 anni dalla sua scomparsa, Corleone “città della legalità”, città democratica e “aperta” non deve fare a meno degli stimoli e delle “provocazioni” culturali di un intellettuale atipico come lui. Anzi, deve saperne valorizzare l’apporto, attraverso adeguati esercizi di memoria. Per rendere possibile tutto questo, da alcuni mesi i giovani di “Corleone Dialogos” ed altre realtà associative chiedono all’Amministrazione comunale di intitolare “un luogo” alla memoria di Nino Gennaro. Adesso questo luogo l’hanno individuato: il centro sociale “Santa Lucia”. Chiedono che diventi il Centro sociale “Nino Gennaro” e che possa trasformarsi in un contenitore di idee e di iniziative, capaci di mettere insieme giovani e meno giovani, per dar loro “le ali”. La richiesta è contenuta in un ordine del giorno (LEGGILO), firmato da Dino Paternostro, presentato al consiglio comunale ed inserito nell’ordine del giorno della seduta di lunedì 25 ottobre. L’augurio è che venga approvato all’unanimità da tutti i consiglieri comunali e che, conseguentemente, il sindaco e la giunta procedano ad adottare la delibera di intitolazione.
l’Associazione “Corleone-Dialogos”, l’Associazione “Città Nuove”, la Compagnia Verdastro-Della Monica, il Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”, Umberto Santino e Anna Puglisi, Padre Cosimo Scordato (Centro sociale S. Saverio), Alessandro Rais (Filmoteca regionale siciliana), Giovanni Impastato, Amelia Crisantino, Augusto Cavadi … e tanti altri.

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