giovedì, ottobre 22, 2009

Cracolici (Pd): "Arnao mi quereli pure, ma sia chiaro che io vado fino in fondo"

“Appena due giorni fa Arnao dichiarava di non volermi querelare perché diceva che ‘non sapevo di cosa stavo parlando’. Adesso dichiara di volermi querelare: evidentemente si è reso conto che sapevo perfettamente di cosa stavo parlando. E lo sa anche lui”, dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD all’Ars, dopo che l’avvocato Gaetano Arnao, assessore alla Presidenza della Regione siciliana, ha dichiarato alla stampa di volerlo querelare in seguito al suo intervento in aula sulla vicenda dei termovalorizzatori e sui rapporti fra lo stesso Arnao e le società del gruppo Falck. “Questa vicenda – prosegue Cracolici - comincia davvero ad inquietare: non ricordo altri episodi in cui il governo, per mano del suo assessore alla Presidenza, ha querelato il capogruppo di opposizione. Ad ogni modo, se il governo ha deciso di percorrere la via giudiziaria non ho nulla in contrario e sono pronto, documenti alla mano, a supportare in qualunque momento quello che ho detto di fronte ad un giudice. Una cosa, però, deve essere chiara: il piano giudiziario e quello politico sono, e devono restare, ben distinti. Non vorrei che qualcuno pensasse che, in attesa che si chiarisca la vicenda giudiziaria, si possa andare avanti come se nulla fosse accaduto. Il governo, infatti, deve chiarire immediatamente le troppe contraddizioni emerse fin qui: dica una volta per tutte se intende ritenere nulla, come già è stato annunciato, la gara per i termovalorizzatori e di conseguenza non intende riconoscere alcun risarcimento alle imprese, o se, come è stato successivamente detto, vuole avviare un dialogo con i gruppi imprenditoriali per giungere all’individuazione di un indennizzo. Su questo aspetto – conclude Cracolici - è indispensabile che il governo assuma una posizione chiara e ferma. A prescindere dalle querele”.

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