venerdì, ottobre 16, 2009

Corleone. Esplode la protesta degli agricoltori, che hanno invaso la piazza con i loro trattori. Domani sera, seduta straordinaria del consiglio

di Cosmo Di Carlo
Con centinaia di trattori questa mattina i contadini hanno occupato Piazza Garibaldi dove ha sede il municipio e si sono riuniti in assemblea permanente nella sala gialla del comune.
Non ce la fanno più a bilanciare i conti con i prezzi dei loro prodotti, che sono rimasti invenduti o, nella migliore delle ipotesi, sottopagati. «Dopo la disastrosa stagione della raccolta del frumento, pagato a 13 centesimi di euro, ci vogliono ben 20 chili di frumento per comperare un chilo di pane – dice uno degli agricoltori, Carmelo Pomilla, titolare di una delle aziende in sciopero - ed il nostro prodotto, anche se di qualità, non si vende, gli viene preferito il grano che proviene dall’estero, dalla Romania e dal Canada. Per l’uva è stato un altro tracollo: viene pagata a 18 centesimi al chilo dalle cantine, mentre produrla costa oltre 35 centesimi». LEGGI TUTTO
Signor sindaco, ma Corleone non era
una città a prevalente economia turistica?

2 commenti:

Leoluca Criscione ha detto...

...frumento, pagato a 13 centesimi di euro, ci vogliono ben 20 chili di frumento per comperare un chilo di pane – dice uno degli agricoltori, Carmelo Pomilla...

...ma proprio in quest'esempio é 'nascosta' la soluzione...
...produrre (frumento)
...macinare (fare farina)
...impastare e cuocere (fare pane)
...e venderlo DIRETTAMENTE a 2.60 euro al chilo!!!.

….lo stesso discorso vale per vino, olio, formaggi, etc. La soluzione sarebbe (é) più semplice di quanto possa apparire, ma occupando la sala consiliare non la si risolve!
Più realistico darebbe, ad esempio, creare più cooperative (vere), (pastifici, caseifici, oleifici, cantine..), con produzione, trasformazione e vendita.
…e per tutti questi prodotti ci vuole anche un marchio ...Corleone d.o.c...che il mondo accoglierebbe molto favorevolmente!
In diverse occasioni anche a Corleone ho avuto modo di apprezzare 'discussioni' che andavano in questa direzione...ma bisogna saper rinunciare al PROPRIO trattore (sovvenzionato ) per i 2 tummini di terra a turrazza… e a volere fare le proprie due fascieddi ri ricotta ‘cu quararu ri me patri’ (sto esagerando, ne son oconsapevole) lo so)...
…per quanti l'avessero dimenticato, il caseificio della Noce é ancora chiuso...

... e poi, per allargare il mercato, ci sarebbero 25 mila Corleonesi nel mondo, che, con un po’ di strutturazione e coordinazione, potrebbero contribuire a 'smerciare'...

...e a proposito mi ha fatto tanto piacere che la Consulta Giovanile di Corleone voglia iniziare a sondare questa possibilità…

Corleone ha un 'mare' di diplomati in agricoltura...che attendono un posto di precariato al comune!?

L'agricoltura corleonese resta una delle sorgenti di 'trasute' più importanti del paese, se si mette in ‘moto’ l’agricoltura, si mette in moto il commercio e l’economia tutta...

Solidarietà agli agricoltori... senza dubbio, ma il problema non si risolve con una ‘tratturata’ a Palermo…
Un Cordialeonese saluto dalla Svizzera
Leoluca Criscione

luciano ha detto...

caro signor criscione... è facile parlare da basilea, visto che lei è così alternativo vada a viverci a corleone e rifiuti lei il trattore "pi du tummina ri terra,magari o chianacurti" grazie. le ricordo che a corleone ci sono tanti ragazzi che vanno via, come ha fatto lei, perchè le possibilità sono per pochi e che gli agricoltori che si sono trovati a scioperare sono coloro che con tanta mia ammirazione insistono a provare di tutto in un paese dove vige una realtà ostile e non solo.... grazie per l' attenzione