giovedì, novembre 07, 2019

Ci vuole abilità. Se perfino la disabilità appare un privilegio


di Patrizia Gariffo 
Oggi alcuni credono che essere disabili sia un privilegio. Dalla priorità alla cassa del supermercato ai posteggi riservati davanti al proprio domicilio, solo vantaggi. Se la disabilità però non è evidente, il diritto non è riconosciuto come tale dalla società. Il mondo della disabilità è vasto e molti sono i livelli di gravità. Anche avere un pass sembra essere una colpa se non si è su una carrozzina, a causa dei tanti furbetti che mettono in cattiva luce i disabili veri. Monica
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Quella di Monica è un’amara riflessione che racconta una verità altrettanto amara. In un periodo storico non proprio felice né dal punto di vista economico né sociale e culturale, si consuma una continua "guerra tra poveri". Così avere una disabilità, soprattutto una che non è chiaramente visibile, appare un vantaggio o addirittura un imbroglio perpetrato ai danni degli altri.
Accade pure che chi è su una sedia a rotelle non creda alla buona fede di chi occupa un parcheggio per persone diversamente abili, pur esibendo un pass sul parabrezza dell’auto, perché chi esce dalla macchina cammina sulle proprie gambe. E’ successo pure a me, non perché io sia una persona cattiva o che veda il marcio ovunque, ma il motivo per cui a volte l’ho pensato è dovuto al fatto che esistono tantissimi furbetti che non si fanno scrupolo di usufruire illecitamente del contrassegno. Questi danneggiano le persone che hanno disabilità vere e che, però, non sono evidenti. Il malcostume e la mancanza di senso civico e sensibilità di tali individui, quindi, danneggia chi soffre veramente per un problema di salute ma non porta un segno che lo dimostri.
Esistono anche patologie molto gravi come la fibrosi cistica, il cancro o le malattie cardiache che non si vedono, ma sono invalidanti tanto quanto una disabilità motoria. Pure a chi soffre di queste patologie "invisibili" spettano i permessi per parcheggiare nei posti riservati e questo non dà certamente gioia e se ne farebbe volentieri a meno. Questi malati che non si percepiscono come tali non sono usurpatori o disonesti, perché "i contrassegni per i posti H possono essere rilasciati solo a persone accertate come diversamente abili", ricorda Monica. Si tratta, quindi, di un’agevolazione concessa a pieno diritto dallo Stato a soggetti con un’invalidità certificata. E’ assurdo, quindi, vedere la propria patologia sottovalutata perché non è palese e, soprattutto, perché siamo ormai abituati, purtroppo, a una sfilza di imbroglioni. Truffatori perfettamente sani che si fingono invalidi solo per appropriarsi di un parcheggio che non spetta loro, grazie anche a un controllo poco accurato da parte di chi dovrebbe vigilare.
Lettere
Via Principe di Belmonte 103/c 90139 Palermo E-mail
Per scrivere a Patrizia Gariffo palermo@ repubblica
La Repubblica Palermo, 7 nov 2019

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