lunedì, agosto 26, 2019

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando scrive ai vertici del Pd: "Ambiente, diritti e sviluppo culturale ed economico soprattutto nel Mezzogiorno siano alla base del nuovo governo"

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando

"Il Mezzogiorno ha diritto ad infrastrutture, politiche del lavoro, politiche di sviluppo e adeguamenti normativi che liberino le Amministrazioni comunali da un sistema troppo contorto. Un sistema che unito, ai sempre più pesanti ed insostenibili tagli dei trasferimenti, rende l'Amministrazione quasi una missione impossibile. Il Mezzogiorno rivendica livelli essenziali nel settore sociale e scolastico e una politica che non ostacoli le energie imprenditoriali e giovanili. Soprattutto nel Mezzogiorno, è a rischio la tenuta democratica delle istituzioni locali, che vengono da un anno di indifferenza e di provocazioni antidemocratiche provenienti proprio da chi, il Ministro dell’Interno, dovrebbe invece tutelarne e rafforzarne il ruolo." Leoluca Orlando, ha affidato ad una lettera aperta ai dirigenti del PD, le proprie considerazioni sulla crisi di governo e sulle trattative in corso per la creazione di un nuovo Governo. La nota è stata inviata al segretario del PD Nicola Zingaretti e ai capigruppo dello stesso partito Graziano Delrio e Andrea Marcucci.
"Credo necessaria - afferma Orlando - una una posizione forte del PD, che al di là di personalismi e veti esprima una visione che coniughi ambiente, diritti e sviluppo culturale ed economico soprattutto nel Mezzogiorno che, grazie alla accoglienza, sta scoprendo la cultura dei diritti di tutti e che nelle città.
Proprio l'accoglienza si è rivelata motore e collante sociale per raggiungere, pur fra mille difficoltà e con mille lacune, una posizione positiva in termini di sicurezza ed internazionalizzazione, entrambe generatrici di nuova economia, lavoro e sviluppo ed entrambe confermate dalle sempre crescenti presenze turistiche e da una nuova immagine internazionale.
A Palermo e in tante città anche del Mezzogiorno si è manifestata una resistenza democratica alle politiche di deriva autoritaria del Governo uscente e alla sua disattenzione per il Sud. Una resistenza che non può più essere affidata alla "lucida follia" di qualche amministratore locale né trattata con indifferenza dalla politica e dal Governo nazionale". 

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