martedì, agosto 27, 2019

Cidma Corleone, vanno garantiti i diritti dei volontari "storici", vanno ripristinate correttezza e trasparenza

L'ingresso del Cidma
DINO PATERNOSTRO
Sono stato nominato componente del Comitato scientifico del Cidma, a titolo gratuito, durante la gestione commissariale del comune di Corleone, seguita allo scioglimento per infiltrazione mafiosa. Con l’elezione della nuova amministrazione comunale avevo pensato di rassegnare le dimissioni, ma mi è stato chiesto di restare per continuare a dare il mio contributo ed ho accettato, anche per evitare che si pensasse che avessi dei pregiudizi nei loro confronti. Ho seguito la vertenza che ha visto i giovani volontari del Cidma rivendicare il riconoscimento del lavoro svolto in questi anni. E, seppur nessuno di loro ha vinto un concorso per svolgere questa attività, è innegabile che in questi anni hanno sviluppato delle competenze, frutto di esperienza sul campo. 
Negli incontri svoltisi il 24 e 29 luglio scorsi tra il comitato direttivo, allargato al comitato scientifico, e una delegazione di volontari si era concordato il seguente percorso a tappe, a cui avevo contribuito e che ho condiviso:

1.    Approvare un elenco dei volontari “storici” del Cidma, a cui riconoscere la priorità nel percorso di miglioramento delle condizioni del loro impiego;
2.    Operare per fare in modo che questi volontari si costituissero in cooperativa/associazione, e stipulare con la stessa una convenzione per la gestione dei servizi di accoglienza dei visitatori;
3.    Definire ed approvare un avviso pubblico per selezionare altri volontari da utilizzare al Cidma, in caso di impossibilità dei volontari storici di garantire in tutto o in parte il servizio di accoglienza.            

Su questi punti c’era stata piena condivisione, tant’è che i volontari erano tornati a garantire l’accoglienza dei visitatori.
Non sapevo che la situazione fosse nuovamente  precipitata, al punto che i volontari avevano deciso per protesta di astenersi nuovamente dal garantire l’accoglienza dei visitatori.
Non sapevo che, per tutta risposta, i vertici del Cidma avessero sostituito i volontari storici in lotta con altri volontari, reperiti attraverso discutibili chiamate dirette.
Si tratta di scelte in contrasto con i valori di correttezza e trasparenza che dovrebbe professare una struttura come il Cidma, contro cui giustamente ha protestato la Cgil, chiedendo un urgente nuovo incontro, dopo il primo insoddisfacente incontro di qualche giorno fa.
Ritengo che questo incontro sarà convocato al più presto, come mi ha assicurato stamattina il sindaco/presidente.
Esso dovrebbe concretamente avviare il percorso di consolidamento dei rapporti giuridici dei volontari storici del Cidma.
Nel frattempo bisognerebbe sospendere l’utilizzazione di altri volontari reperiti senza criteri di evidenza pubblica, approvando un avviso/bando pubblico che consenta la partecipazione alla selezione di tutti i cittadini in possesso dei requisiti da prevedere nello stesso.
Se non accadesse concretamente tutto questo, a prescindere dalle mie scelte personali, il vero timore è che si comprometta la stessa futura sopravvivenza di una struttura importante come il Cidma, capace di far conoscere al mondo il volto migliore di Corleone. 
Dino Paternostro

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