mercoledì, febbraio 28, 2024

Giovedì 29 febbraio l’anniversario di Nicolò Alongi, sindacalista assassinato dalla mafia 104 anni fa a Prizzi. Lo ricordano il Comune, la Cgil e le Scuole


Palermo 27 febbraio 2024 – Giovedì sarà ricordato a Prizzi il dirigente sindacale Nicolò Alongi, assassinato dalla mafia il 29 febbraio del 1920. 

Alle ore 10 sarà deposta una corona di fiori accanto alla lapide posta nel luogo dove è stato ucciso. Alle 11 si terrà un convegno nella sede dell’Istituto secondario superiore di Prizzi in via Aviatore G. De Marco. Porteranno i saluti il sindaco Antonella Comparetto, la dirigente scolastico dell’IISS Giovanna Lascari, il dirigente scolastico I.C. Prizzi Matteo Croce. Modera Giuseppe Castelli, assessore alla legalità. Interverranno: Maura Tuzzolino, autrice di una tesi di laura su “Nicolò Alongi, martire del movimento contadino”, Dino Paternostro, responsabile dipartimento Archivio e memoria storica Cgil Palermo, Anna Pecoraro, docente e Salvatore Sparacio, dirigente ufficio legale Cgil Palermo.

“L’assassinio di Nicolò Alongi, dirigente del movimento contadino prizzese e dell’intera provincia di Palermo – dichiarano Dino Paternostro e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo - segnò l’inizio della fine del ‘biennio rosso’ e della speranza di emancipazione sociale e politica dei lavoratori siciliani. Alongi, insieme a Giovanni Orcel, leader degli operai metallurgici di Palermo, elaborarono e praticarono in concreto, prima ancora di Gramsci, la teoria dell’unità della classe operaia e dei contadini da contrapporre al padronato agrario ed industriale”. 

“Giovedì a Prizzi – aggiungono Paternostro e Ridulfo - ricorderemo Alongi e le lotte contadine ed operaie che sarebbero state soffocate nel sangue dal nascente fascismo. Sarà l’occasione per ribadire la necessità di costruire un vasto fronte unitario e democratico per impedire che i rigurgiti neofascisti ricaccino indietro l’Italia. Sarà l’occasione per rilanciare le lotte per il lavoro e lo sviluppo in un’area interna come quella del corleonese”.

 

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