mercoledì, settembre 30, 2020

Violenza di genere. Inaugurata a Palermo nella caserma Carini “una stanza tutta per sé”


Lunedì mattina all’interno della Caserma “Giacinto Carini”, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, è stata inaugurata un’aula per le audizioni protette di donne nell’ambito del Progetto “Una stanza tutta per sé”
alla presenza del Prefetto di Palermo, Dott. Giuseppe Forlani, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo, Generale di Brigata Arturo Guarino, del Procuratore Aggiunto responsabile del “Pool fasce deboli” della Procura di Palermo, Dott.ssa Annamaria Picozzi, del Presidente del “Club Soroptimist International di Palermo, Prof.ssa Anna Maria Pepi  e del Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Verdi nonché coordinatrice operativa della “Rete antiviolenza dei Carabinieri di Palermo”, Ten. Giada Conti.

Il progetto “Una stanza tutta per sé” siglato fra l’Arma e la Soroptimist International d’Italia ha portato alla realizzazione di numerose aule per audizioni nelle caserme sul territorio, con lo scopo di sostenere la donna nel delicato momento della denuncia di violenze e abusi.

“Una stanza tutta per sé” è un ambiente protetto che tende a trasmettere una sensazione di accoglienza differente da quello istituzionale che usualmente circonda chi deve esternare le proprie sofferenze.

La crescente sensibilità del tema è un segnale di concreta apertura nei confronti delle vittime della violenza di genere, le quali vengono  accompagnate passo per passo in questo percorso dai militari della “Rete Antiviolenza Carabinieri di Palermo”.

La Rete è costituita da militari distintisi per particolari attitudini personali e professionali, con il compito di affiancare i colleghi delle Stazioni Carabinieri della Provincia di Palermo nel complesso dialogo con le vittime di reati di genere.

Sono referenti qualificati che hanno perfezionato lo studio sui fattori di rischio, sulle procedure di intervento e sull’accesso al “sistema Giustizia”, con particolare riguardo alle misure a sostegno delle vittime.

La realizzazione di spazi dedicati è un concreto invito a far emergere i reati della violenza di genere che solo tramite la denuncia possono essere affrontati e superati.

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