sabato, settembre 05, 2020

“Si resti arrinesci”: le storie di chi non si arrende all’emigrazione giovanile

Uno dei proverbi popolari siciliani più noti è “Cu nesci arrinesci", testualmente in italiano "Chi esce, riesce", nel senso che, secondo una vulgata comune, per realizzarsi occorre studiare o lavorare lontano dalla propria terra. Ora in Sicilia si sta diffondendo un movimento d'opinione contrario che preferisce il detto "Si resti arrinesci", con l'invito a restare nella propria terra per cambiarla, per migliorarla e per realizzare i propri sogni senza essere costretti ad emigrare. In tale direzione si mobilitano il coordinamento “Si Resti Arrinesci”, i centri sociali palermitani, l’associazione indipendentista “Antudo” e il "Movimento delle valigie di cartone", fondato da un sacerdote di frontiera come padre Antonio Garau.

Tali iniziative partono dal presupposto che - accanto ad un'emigrazione volontaria (si pensi a chi vuole studiare o lavorare altrove per conoscere nuove realtà) - esiste una realtà drammatica, quella dell'emigrazione forzata: numerosi giovani e meno giovani siciliani sono costretti ad abbandonare la loro terra per assenza di prospettive occupazionali, per colpa di povertà e disoccupazione. Occorre, dunque, creare le condizioni necessarie per impedire l'emigrazione forzata e consentire alle tantissime persone che vogliono restare nella propria terra di realizzarsi qui (e non altrove).
Tra i testimonial presi ad esempio dal coordinamento Si Resti Arrinesci per la campagna contro l'emigrazione forzata, figurano cantanti come l’artista catanese Carmen Consoli e attori come l’artista palermitano Salvo Piparo (autore di un video appello rivolto ai giovani siciliani).

Le storie di chi lotta per restare e realizzarsi nella propria terra sono narrate nel volume “Si resti arrinesci. Per fermare l’emigrazione giovanile”, curato dal collettivo redazionale di Antudo.Info e pubblicato dalla casa editrice Derive Approdi.

I curatori del libro non hanno dubbi: “In un mondo che spinge a partire, la più forte opposizione è restare. E allora Si resti arrinesci è diventato il grido di chi di andarsene non ne vuole proprio sapere. Se resti, riesci a invertire la rotta. L'emigrazione siciliana è un fenomeno storico di importanza cruciale per la Sicilia. Per ricostruirne le cause bisogna tornare indietro, all'appuntamento con l'unificazione d'Italia e con l'avvento del capitalismo. Da allora, a fasi alterne e con aspetti sempre differenti, l'emorragia migratoria non sembra essersi mai placata”.
Pietro Scaglione

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