venerdì, settembre 11, 2020

La Cgil: “Ripartire dal lavoro e da un progetto per la crescita di Palermo e di tutto il Mezzogiorno”


Oggi assemblea generale della Cgil Palermo in preparazione della manifestazione del 18 settembre al Foro Italico  
Palermo 11 settembre 2020 - “'Ripartire dal Lavoro' è il titolo dell'iniziativa che Cgil Cisl e Uil realizzeranno insieme il 18 settembre. Venerdì prossimo andremo in piazza anche a Palermo, al Foro Italico, proseguendo la mobilitazione avviata il 29 luglio  a Roma, per sollecitare il governo all'avvio di un confronto urgente con cui orientare la strategia di spesa per utilizzare le risorse del Recovery Fund. Questo secondo appuntamento è propedeutico alle diverse iniziative  che svilupperemo nei prossimi mesi per rinnovare i contratti e per rilanciare la crescita economica nel nostro territorio, ripartendo dal lavoro e dal Mezzogiorno”.

   L'ha dichiarato il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, aprendo oggi i lavori dell'Assemblea generale del sindacato palermitano.

    “La paura e la solitudine sono i sentimenti con cui abbiamo dovuto fare i conti in questi mesi di   pandemia, il momento resta complicato,  siamo in fase di stagnazione economica   – ha aggiunto Campo – Cgil, Cisl e Uil hanno avuto un ruolo importante nella trattativa col governo e  hanno portato a casa buoni risultati, con gli accordi sulla sicurezza nei posti di lavoro e sugli ammortizzatori sociali. Con l'iniziativa del 18 chiediamo  che questi incontri, che si sono interrotti, ripartano, mentre ci allarmano molto le prese di posizione di Confindustria,  che vanno in  direzione della destrutturazione del lavoro.  Per noi non si può tornare indietro.Non è solo un incontro quello che chiediamo: è in gioco il futuro del Sud, da cui dipende il futuro del Paese. Il 18 settembre faremo sentire la nostra voce con la mobilitazione,  porteremo migliaia di persone in piazza, per creare una prospettiva futura attraverso il rispetto dei diritti e della legalità”.

    La Cgil indica le priorità sul territorio di Palermo. “Anche nei nostri territori – ha detto Enzo Campo - puntiamo  su interventi mirati che vanno nella direzione della sanità e del potenziamento dei servizi territoriali, dell' istruzione e della formazione, del lavoro sostenibile, dell'industria, a partire dal rilancio dei Cantieri Navali  con il ritorno alla  sua mission della costruzione di navi, dell'ambiente, della riconversione ecologica. Bisogna accelerare la spesa per dare il via a una vera infrastrutturazione del territorio e all'accesso alla   banda larga.   Le risorse del Recovery Fund devono interagire  con i giovani, le  donne,  i distretti industriali – ha chiesto  Campo -   Vanno messe al centro le questioni che riguardano il futuro della  Sicilia e della nostra provincia, dove resta endemico il tema della corruzione e delle infiltrazioni malavitose e mafiose in tanti settori, a partire dai rifiuti e dagli appalti”.  

    Il segretario generale Cgil Palermo, ricordando il momento politico delicato della città,  con il dibattito previsto il 14 sulla mozione di sfiducia al sindaco, ha puntato il dito sul malfunzionamento dei  servizi pubblici.  

   “Raccolta dei rifiuti, trasporto,  acqua, cimiteri:  il giudizio va dato su una realtà quotidiana di servizi che non risponde alle richieste dei cittadini – ha proseguito il segretario generale Cgil Palermo – E  abbiamo un altro serio problema: la vertenzialità  nel nostro territorio è sempre più diffusa. In corso c'è lo sciopero a piazza San Domenico per La Rinascente, con 100 dipendenti che rischiano il posto di lavoro ma resta aperto tutto il tema della grande distribuzione, con la vertenza simbolo  di Auchan.  La nostra iniziativa deve non solo difendere i lavoratori, rispetto alla  perdita possibile di posti lavoro,  ma dobbiamo insieme prospettare una strategia di crescita per la città e per il mondo del lavoro e chiedere scelte forti”.

    All'assembla generale si è parlato anche della crisi del settore dei servizi, del tema aperto della  stabilizzazione dei precari della sanità, del problema di aziende confiscate come Centralgas, dove i lavoratori non prendono lo stipendio da mesi, dell'utilizzo del patrimonio delle aziende confiscate a fini sociali. “

  “Abbiamo proposto di utilizzare i beni confiscati  per incrementare le aule di cui ha bisogno la scuola per ripartire. E'  la scuola – ha continuato Campo -  la prima grande infrastruttura strategica. Occorre un cambio di passo, per capire che servono una scuola nuova, un'assistenza sanitaria efficiente, un'industria moderna,  infrastrutture che diventino elementi di novità per rimettere in moto l'economia. Basta con i tempi biblici. La Palermo-Agrigento venga completata tutta, oltre il primo tratto. Venga affidato il secondo lotto dell'anello ferroviario. Tutto questo  fa parte del nostro progetto di rilancio che sottoporremo al confronto con le istituzioni, un piano di sviluppo che crei nuova occupazione e consenta a Palermo e alla Sicilia di ripartire”.

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