mercoledì, novembre 27, 2013

Minacce a Liarda (Cgil). la stessa lettera recapitata anche alla Cgil e ad un parente

Vincenzo Liarda
Palermo 27 novembre 2013 -  Una copia della stessa lettera minatoria inviata ieri al Comune di Petralia Sottana, dove lavora la moglie del dirigente sindacale Cgil Vincenzo Liarda,  è stata recapitata  stamattina alla Camera del  Lavoro-Cgil di Petralia Sottana e a casa di un familiare di Liarda. La missiva,  contenente esplicite minacce di morte e di danneggiamenti rivolti a Liarda e alla sua famiglia, è il 24esimo atto intimidatorio.  “La strategia è chiara - dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà - È  quella  di  continuare a minacciare  Liarda, e la sua famiglia, per bloccare la sua azione e contemporaneamente intimidire anche gli altri due soggetti che in questi due anni sono stati particolarmente attivi e espliciti nel contrastare la cultura e gli atti mafiosi e cioè il Comune di Petralia, e con esso quella parte di istituzioni che si sono contrapposte alla mafia,  e la Cgil che oltre alla sua storia e tradizione antimafia ha insistito in questi anni a difesa del suo dirigente proponendo azioni di sviluppo nella legalità».
L’intimidazione è rivolta a  un intero territorio e  non è neanche la prima volta che registriamo atti intimidatori di questo tipo».

     «C’è evidentemente una continuità nelle 24 intimidazioni - aggiunge Calà - che fa pensare a una strategia  unica che non riesce ad accettare in nessun modo da un lato l’azione importante sui beni confiscati riconsegnati alla loro fruizione pubblica, dall’altra i risultati delle  forze ordine e della magistratura in termini di  arresti e istituzioni commissariate».  La Cgil di Palermo ha chiesto al Prefetto di convocare una riunione.  «Vogliamo ribadire - continua Maurizio Calà - la  volontà del sindacato di  perseguire su questa strada e chiediamo  un intervento di  maggiore sicurezza sul territorio a garanzia di tutti, a partire da Liarda.  Alle forze dell’ordine e alla magistratura ribadiamo la nostra piena disponibilità alla collaborazione». 

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