martedì, novembre 05, 2013

Con Papa Francesco, gridiamo con forza: "Aprite le porte!"

di NINO ROCCA
Siamo indignati !!!!! Un proprietario di un palazzo, giorni or sono, fa sgomberare 16 famiglie con figli annessi , 16 giovani coppie, da un immobile chiuso da 28 anni. Nonostante gli abusivi avessero dato al proprietario la propria disponibilità a pagare un affitto, dopo averlo reso abitabile in sei mesi di occupazione, il proprietario, in modo irremovibile, li ha cacciati via chiamando le forze dell’ordine. Migliaia di famiglie allo sbando, 15 sfratti giudiziari al giorno per morosità, una disoccupazione galoppante come mai si era vista prima, le saracinesche dei più antichi e storici commercianti chiuse, posti di lavoro precari e tanti, tanti disoccupati giovani e meno giovani che vivono nell’incubo della povertà in cui sono drammaticamente precipitati.
Ma il cinismo di un ricco proprietario, insensibile al grido di dolore dei bambini, ancora troppo piccoli per capire la gravità del momento e ai genitori giovani ma disperati a cui la vita ha strappato la speranza di un futuro migliore, non lo ha scosso e non gli ha impedito di andare dritto per la sua strada.

Ma la nostra indignazione è ancora maggiore quando pensiamo che la Chiesa palermitana, proprietaria di centinaia d’immobili nel centro storico (molti dei quali chiusi), sbarra le porte per evitare che qualche famiglia in cerca di un alloggio per i loro figli possa occuparne qualcuno, magari recuperandolo dall’incuria e dal fatale destino del degrado.
Cosa direbbe Papa Francesco alla Curia di Palermo?
Aprite le porte degli immobili che tenete chiusi perché essi appartengono agli ultimi, ai poveri, ai senza casa!!
È l’appello che fece il vescovo di Molfetta, Tonino Bello,  ai suoi parroci con una lettera pastorale, quando disse loro di aprire le sacrestie ai senza casa prima di celebrare solennemente il Natale nelle loro chiese.
Cominci la nuova giunta di Orlando a dare il buon esempio utilizzando il grande patrimonio dei beni confiscati, molti dei quali avrebbero bisogno di essere recuperati.
L’auto-recupero d’immobili abbandonati da parte  delle famiglie senza casa è già un dato di fatto.
Esso sarebbe un volano per ridare speranza a centinaia di famiglie che vivono ai margini di una società che sta di giorno in giorno precipitando nell’abisso della miseria e della povertà senza ritorno.
Centinaia sono gli immobili confiscati alla mafia, un fiume di denaro a loro sottratto, piccole e grandi imprese sono state tolte ai mafiosi insieme ad auto di lusso, yacht e ogni genere di ricchezza, e poi…
Molti immobili incappano in una burocrazia farraginosa che congela l’immobile sino a farlo deteriorare e renderlo inservibile, eppure questi beni strappati alla mafia sono costati il sangue di tante vittime della mafia e potrebbero diventare l’ancora di salvezza di tanti poveri costretti alla miseria da una politica e da un’economia ostaggi delle organizzazioni criminali.
Valorizziamo il grande patrimonio destinato ai poveri che la Chiesa ha ricevuto affinché venga dato in aiuto a chi non ha nulla, valorizziamo il grande patrimonio della mafia attivando le migliori risorse popolari dell’auto-recupero che già esiste, apriamo le porte alle giovani coppie e alle giovani famiglie perché a loro è affidato il futuro e il destino di questa città.
Nino Rocca
comitato di lotta per la casa - Palermo

   



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