domenica, novembre 24, 2013

Aps. Perplessi su Eas i Comuni pronti a gestire il servizio da soli, in testa Termini Imerese

Onorio Abruzzo
Ancora incerto il futuro del servizio idrico integrato nei 52 Comuni del Palermitano dopo il fallimento di Aps. Sarà l'assemblea dei sindaci di lunedì a decidere le sorti della gestione e il futuro dei 206 ex dipendenti di Aps. La proposta della Regione di affidare temporaneamente il servizio all'Eas congelandone la liquidazione, piace ai sindacati e a quei Comuni che non riescono a gestire il servizio da soli. A storcere il naso sono, invece, i sindaci che erano disposti a riprendersi immediatamente le reti, in quanto dotati di impianti e soprattutto di acqua.
A CORLEONE OGGI 25 NOVEMBRE ALLE ORE 16.00 SI RIUNIRA' IL CONSIGLIO COMUNALE PER DISCUTERE L'ORDINE DEL GIORNO SULL'ACQUA PUBBLICA PRESENTATA DAI CONSIGLIERI DI AREA PD
Sarebbero 10 su 52 i Comuni che potrebbero avere perplessità sulla gestione Eas. Tra questi, Cinisi, Campofiorito, Mezzojuso, Pollina, Altavilla, Carini e Termini Imerese, preoccupati di dover affrontare disservizi, disagi e bollette sempre più care.
«Se con Eas ci saranno garanzie e standard di qualità - ha detto il sindaco di Termini, Totò Burrafato - sono disposto ad accettare una gestione temporanea in attesa del varo della nuova legge all'Ars sul servizio idrico integrato, che mi auguro punti soprattutto sulla gestione pubblica dell'acqua. In caso contrario, sono pronto subito a riprendermi le reti della mia città». Burrafato, da sempre critico su Aps e certo di essere in grado di gestire meglio il servizio, non vuole rischiare con Eas di creare ulteriori disagi ai cittadini, dato che sicuramente si candiderà alle prossime Amministrative.
Favorevole alla gestione Eas il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, che auspica una rapida soluzione: «Saremo pronti ad accettare le proposte volte a migliorare un servizio che fino ad oggi ha fatto acqua da tutte le parti. La maggior parte dei Comuni, come il mio gestito dal 2007 da Aps - ha continuato Lo Meo -, non hanno competenze, maestranze e soldi per gestire autonomamente il servizio».
Per i sindacati la speranza che dall'assemblea dei sindaci di lunedì si possa voltare finalmente pagina. «Mi auguro che gli impegni dell'assessore regionale all'Energia Nicolò Marino, del presidente Rosario Crocetta e di tutti i deputati che ci hanno appoggiato nella nostra battaglia - ha detto Maurizio Terrani del sindacato Uiltec - possano trovare riscontro sulla volontà di salvaguardare i lavoratori e il servizio idrico».

La Sicilia, Sabato 23 Novembre 2013



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