martedì, novembre 19, 2013

Corleone, il sindaco Savona tradisce i cittadini: non vuole l'acqua pubblica!

Il sindaco Leoluchina Savona
Incredibile, ma vero. Il sindaco di Corleone, Leoluchina Savona, tradendo quanto ha promesso ai cittadini nel suo programma elettorale e quanto l’assessore al ramo, Giuseppe Giandalone, sosteneva qualche giorno fa in consiglio comunale, ha rifiutato di far tornare pubblica la gestione dell’acqua. Infatti, con una nota inviata oggi aI Commissario straordinario dell'ATO1-Palermo, aI Collegio dei curatori fallimentari di APS Spa, all’Assessorato Regionale dell'Energia e dei Servizi di pubblica utilità e alla Prefettura di Palermo, prima «rappresenta la volontà di questa Amministrazione di procedere alla riacquisizione del servizio idrico integrato», ma nel rigo successivo «manifesta dubbi sulla praticabilità dell'affidamento, nei termini concessi giusta nota della curatela fallimentare del 13 Novembre 2013, di detto servizio a terzi, e ciò in ragione delle note condizioni di scarsa disponibilità di risorse che possano giustificare l'accollo dei relativi oneri inerenti il ciclo di gestione delle acque».
In sostanza, la vorrei, ma non posso, perché non avrei i soldi per gestire il servizio. Una posizione irresponsabile, perché rischia di far perdere al nostro comune l’opportunità voluta dall’intera popolazione di tornare a gestire pubblicamente il servizio idrico. Addirittura, arriva a sostenere «che qualora la Curatela fallimentare dovesse persistere nella determinazione di procedere alla restituzione degli impianti ai singoli comuni interessati, questi ultimi sarebbero posti nell'impossibilità di gestire direttamente il servizio idrico integrato poiché, secondo legislazione al momento vigente, ciò costituirebbe un grave atto arbitrario non supportato da alcun fondamento giuridico». Ma se il sindaco Savona (non le conoscevamo questo “profilo” di esperta di diritto!) era convinta che riappropriarsi della gestione del servizio idrico era impossibile e anzi “un grave atto arbitrario”, perché l’ha promesso agli elettori? Perché in tutti i dibattiti consiliari ha detto che avrebbe fatto di tutto per rendere nuovamente pubblica la gestione dell’acqua? Per leggerezza, per superficialità, per incompetenza? Ma se fosse vera l’impossibilità della gestione pubblica, come mai la Regione ha consentito a quel 30% circa di comuni siciliani che non avevano “svenduto” l’acqua pubblica di tenersela stretta? Bisacquino, Prizzi e tanti altri comuni stanno commettendo un arbitrio?
La verità è che il sindaco di Corleone, dimostrando ancora una volta la sua assoluta incapacità anche solo ad immaginare come si amministra un comune, ha deciso di rifiutare la gestione diretta, dimenticando (o facendo finta?) che la gestione del servizio non comporta solo una spesa per le casse comunali, ma anche le entrate delle bollette. Fino al 2008, quando il servizio era ancora gestito direttamente dal comune, dal punto di vista finanziario si raggiungeva il pareggio. In questi cinque anni di gestione Aps i costi per i cittadini sono mediamente triplicati. Tornando ad una gestione pubblica il comune potrebbe avere una gestione in pareggio e diminuire la bolletta ai cittadini. Se la giunta Savona non lo sa (o non lo vuole fare per chissà quali interessi inconfessabili), allora che si dimetta e vadano tutti a casa.
Su quest’argomento così importante e delicato presenterò un ordine del giorno con procedura d’urgenza per chiedere che l’acqua torni pubblica senza se e senza ma. (d.p.)
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LA LETTERA DEL SINDACO DI CORLEONE 

Corleone, 18.11.2013
AI Commissario straordinario dell'ATO 1-Palenno
Gen. Domenico Tucci
Via Maqueda 100-90134 Palermo
Fax 0916628254
AI Collegio dei curatori fallimentari della APS S.P.A.
Via Siracusa 34- 90141 Palermo
Fax 0916254351
Ing. G. Grifasi
AT01-Palermo
Segreteria tecnico-operativa
Via S. Lorenzo 312 g/h
90146 Palermo
Fax 0916628736/08
Assessorato Regionale dell'Energia e dei Servizi di pubblica utilità
Dipartimento dell'acqua e dei rifiuti
Viale Campania 36
90139 Palermo
Fax 0916788113
Prefettura di Palermo
Via Cavour, 6 -90133 Palermo
Fax 091331309

Oggetto: Gestione servizio idrico integrato Comune di Corleone .

La sottoscritta Leoluchina SAVONA Sindaco pro-tempore del Comune di Corleone, facendo seguito alla precorsa corrispondenza,
VISTO il comma 1 dell'art. 1 della L.R. n° 2 del 9 gennaio 2013 che così recita:
"L'acqua è riconosciuta quale patrimonio pubblico da tutelare e trattare in quanto risorsa limitata dí alto valore sociale, ambientale, culturale, economico ";
CONSIDERATO che il Comune di Corleone intende dare seguito alla volontà dei
cittadini espressa con il referendum tenutosi in Italia il 12 e 13 giugno 2011;
RAVVISATO che detta situazione di precarietà rischia di creare problemi alla gestione
del servizio e conseguentemente ai cittadini;
nel rappresentare la volontà di questa Amministrazione di procedere alla riacquisizione del servizio idrico integrato manifesta dubbi sulla praticabilità dell'affidamento, nei termini concessi giusta nota della curatela fallimentare del 13 Novembre 2013, di detto servizio a terzi, e ciò in ragione delle note condizioni di scarsa disponibilità di risorse che possano giustificare l'accollo dei relativi oneri inerenti il ciclo di gestione delle acque.
Si rappresenta, inoltre, che, a parere dello scrivente, risulta palese che la convenzione per la Concessione del servizio pubblico di cui trattasi, individui nell'ATO 1 Palermo l'interlocutore principale (ed esclusivo) chiamato ad adottare tutti gli atti necessari per garantire la continuità del servizio demandatogli dalla legislazione vigente, oltre che dalla convenzione sottoscritta con gli Enti convenzionati.
Peraltro tale assunto viene confermato dalla norma di cui al comma 6 del!' art.1. della
L.R. n° 2/13 che, soltanto per i comuni che non abbiano consegnato gli impianti al gestore del S.I.I., prevede la possibilità, in via del tutto eccezionale, della gestione diretta.
A contrario non si ritiene sussistente alcun fondamento di diritto che legittimi il rientro nella disponibilità diretta della rete e degli impianti ai comuni, senza che lo stesso trasferimento venga mediato dal soggetto, per legge preposto, al momento in via esclusiva, a rappresentare gli enti locali convenzionati.
Per tutto quanto sopra esposto si rappresenta che qualora la Curatela fallimentare dovesse persistere nella determinazione di procedere alla restituzione degli impianti ai singoli comuni interessati, questi ultimi sarebbero posti nell'impossibilità di gestire direttamente il servizio idrico integrato poiché, secondo legislazione al momento vigente , ciò costituirebbe un grave atto arbitrario non supportato da alcun fondamento giuridico, tantomeno dalla convenzione di cooperazione tra I'ATO 1-Palermo e di Comuni aderenti.
In conclusione, si invitano gli Organi in indirizzo, ciascuno per le rispettive competenze, ad individuare percorsi alternativi coerenti con il contesto normativo vigente al fine di. evitare, non da ultimo, l'interruzione di un pubblico servizio.
Il Responsabile V Settore                                                                   IL SINDACO
Ing. Giuseppe Gennaro                                                                     Leoluchina Savona

Per le problematiche inerenti l'APS, il Sindaco di Corleone Leoluchina Savona dopo aver chiesto una audizione all'ARS,  è stata convocata dalla IV commissione "Ambiente e Territorio" per il giorno 20 novembre alle ore 10.00.
Corleone, 18.11.2013


2 commenti:

LEOLUCA CRISCIONE ha detto...

Di male in peggio!!!

...e se non ricordo male a proposito di "acqua pubblica", anche con un referendem gli Italiani (e Corleone)avevano chiaramente ribadito di volerla tale!!!

Un dettaglio burocratico, la sindaco ha firmato questo documento con
"La sottoscritta Leoluchina SAVONA Sindaco pro-tempore del Comune di Corleone"...

Come interpretare la dicitura: PRO-TEMPORE?


Anonimo ha detto...

In una prossima riunione del Consiglio Comunale potrebbe invitare i suoi colleghi a seguire il bell'esempio dei consiglieri del Comune di Grotte in modo di poter realizzare qualcosa di concreto che rimanga nella disponibilità della città di Corleone.

Articolo del Giornale di Sicilia
28/11/2013 -
Grotte, i consiglieri si tagliano i gettoni per comprare un ascensore per disabili

Stimati 40 mila euro di risparmi. Il presidente: garantiremo a tutti l’accesso agli uffici comunali nei piani alti

di CONCETTA RIZZO
GROTTE. I consiglieri rinunciano ai gettoni di presenza e il presidente all’indennità di carica, e cominciano ad accumulare un gruzzoletto per comprare e fare installare un ascensore al municipio. Un ascensore che consenta ai portatori di handicap di arrivare fino al primo piano del palazzo di città dove c’è l’aula consiliare, ma anche importanti settori come l’ufficio tecnico e gli affari generali, fino ad oggi negati ai disabili. L’idea, già messa in atto, è dei consiglieri comunali di Grotte, Comune dell’Agrigentino che conta circa 6 mila abitanti. La commissione Bilancio del Consiglio, presieduta da Piero Castronovo, ha già deciso all'unanimità. «Le somme ricavate dalle riduzioni dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali, pari al 75 per cento, così come quelle risparmiate dalla mia indennità – ha spiegato ieri il presidente del Consiglio di Grotte, Antonio Carlisi – confluiranno in un fondo specifico. Durante la seduta di domani dell’Assise, relativa all'approvazione del bilancio, sarà proposto un emendamento con il quale saranno spostate le somme dal capitolo delle indennità dei consiglieri e del presidente ad un capitolo che avrà una denominazione simile: «Abbattimento barriere architettoniche - realizzazione ascensore all'interno del palazzo di città». Della mia indennità – entra nello specifico, Carlisi – percepisco 75, 80 euro circa. Mi spetterebbero 1.300 euro, ma sono un dipendente pubblico (è dirigente medico all’azienda sanitaria provinciale di Agrigento ndr.) ed essendomi ridotto l’indennità arrivo a neanche cento euro».
Si stima, in maniera approssimativa, che, in un anno, si possa arrivare a 30, massimo 40 mila euro. «Mentre continuiamo a risparmiare – dice Carlisi – chiederemo un preventivo e capiremo, con precisione, quando la cifra a nostra disposizione potrà essere congrua per passare dall’idea ai fatti. Abbiamo pensato ad un’opera di interesse sociale per venire incontro a chi ha problemi di deambulazione, dagli anziani ai portatori di handicap». L’ascensore non arriverà certamente domani al Comune di Grotte, ma si prevede che qualcosa possa già iniziare a muoversi prima dell’estate prossima.
Ad avere rinunciato all’indennità sono stati anche tutti gli assessori della giunta di Paolino Fantauzzo, ma nessuna decisione è stata presa in merito ai risparmi. «Io, personalmente, non ho rinunciato – ha detto ieri, il sindaco Fantauzzo -. Continuo a percepire i 1.500 euro spettanti, ma, quasi quotidianamente, metto la mano in tasca per aiutare qualcuno dei miei compaesani. Oggi ad esempio - ha ricordato - ho pagato l’acconto su una maxi bolletta della Girgenti Acque ad una compaesana. Tutti i miei assessori hanno rinunciato al 50 per cento delle indennità, ma ancora non abbiamo preso nessuna decisione sulla destinazione di questi soldi. Intanto finiscono nel calderone delle casse comunali».
Al municipio di Grotte, i disabili, fino ad oggi, sono riusciti ad entrare – e dunque a sbrigare le proprie pratiche - soltanto al pianterreno. Il futuro, per loro, - con l’installazione dell’ascensore - potrebbe però essere un po’ meno complicato.

Complimenti ai consiglieri di Grotte.

Vincenzo