venerdì, giugno 10, 2011

Ecomafia, un virus che avvelena la società

Si agira intorno ai 19,3 miliardi di euro il fatturato prodotto dall’ecomafia nell’ultimo anno. In aumento i crimini contro l’ambiente che nel 2010 sono arrivati a 30.824 accertati, pari a 84 al giorno, 3,5 ogni ora. È questo il quadro presentato a Roma, nella sede del Cnel, da “Ecomafie 2011” di Legambiente: una serie di azioni criminali che vanno dal settore agroalimentare (4.520 infrazioni accertate) ai rifiuti (2 milioni di tonnellate i rifiuti pericolosi sequestrati), dall’abusivismo edilizio (26.500 di nuovi immobili e circa 540 ettari di terreno cementificati) all’archeologia (216 milioni di euro di fatturato). Alla presentazione fatta dal presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, e dal responsabile dell’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità dell’associazione, Enrico Fontana, hanno partecipato il presidente del Cnel Antonio Marzano, il sottosegretario al ministero dell’Interno Alfredo Mantovano e il vicepresidente della Commissione Antimafia Fabio Granata. LEGGI TUTTO

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