giovedì, giugno 16, 2011

Palermo. L'Auser, la Cgil e la coop "Lavoro e non solo" recuperano un terreno confiscato: diventerà un orto biologico didattico

Si pulisce il terreno confiscato alla mafia 
Fino a ieri era un appezzamento di terreno abbandonato, infestato da rifiuti ed erbacce. Adesso, invece, è diventato coltivabile e destinato ad essere un orto didattico, un campetto da bocce e un luogo di aggregazione sociale, gestito dall’Associazione Auser di Palermo. Si tratta di un bene confiscato alla mafia di San Lorenzo, dominata dai Lo Piccolo, in via Resurrezione, che il comune di Palermo ha affidato all’associazione di volontariato della Cgil, affinché possa essere restituito ai palermitani onesti. E ieri mattina è stato segnato il primo passo verso il riuso sociale. Da Corleone sono arrivati Calogero, Salvatore e Bernardo, della cooperativa sociale “Lavoro e non solo”, “armati” di un trattore, per ripulire il campetto dalle erbacce. «Abbiamo accettato con entusiasmo di dare una mano all’Auser e rendere utilizzabile il terreno – dice il presidente della coop Calogero Parisi – per rafforzare la rete dell’antimafia sociale, che in Sicilia sta creando lavoro, sviluppo e solidarietà». «Grazie anche alla collaborazione della cooperativa di Corleone, si sta realizzando il nostro piccolo sogno di creare un luogo di aggregazione sociale in questo quartiere – dice Pippo Romancini, presidente dell’Auser di Palermo – dove gli anziani hanno pochi spazi per stare insieme». «Il nostro progetto – aggiunge – prevede di realizzare in questo luogo un orto biologico, gestito dai nostri anziani, che possa avere anche una funzione didattica per i bambini e i ragazzi delle scuole del quartiere. Abbiamo parlato con gli insegnanti che hanno manifestato grande disponibilità. Accanto all’orto, realizzeremo un campetto da bocce, delle panchine e dei gazebo per aiutare gli anziani a trascorrere serenamente le loro giornate». «È significativo – dicono Dino Paternostro, responsabile del Dipartimento Legalità della Camera del lavoro di Palermo, e Maurizio Calà, segretario generale dell’organizzazione sindacale - che hanno coordinato l’iniziativa – che si sviluppi e si consolidi l’asse della solidarietà Corleone-Palermo. Per anni, a prevalere è stato l’asse mafioso tra queste due città, che ha prodotto mafia, politica collusa, violenza, morte e devastazione del territorio. Adesso, invece, stiamo costruendo l’asse robusto dell’antimafia sociale, capace di produce i buoni frutti della solidarietà».     

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