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Palermo, una palazzina confiscata alla mafia |
Beni Confiscati a Palermo. La Camera del lavoro e la Fillea Cgil: Piuttosto che candidarsi alla manutenzione degli immobili confiscati, l’Iacp faccia bene la manutenzione sugli immobili di sua proprietà. E il comune di Palermo dia risposte all’emergenza abitativa e si adoperi ristrutturare gli immobili confiscati. Appare stucchevole la discussione tra il comune di Palermo e l’Iacp sulla ristrutturazione degli edifici confiscati alla mafia. Per legge, l’Iacp non può ristrutturare e gestire immobili confiscati. Pensi, piuttosto, a garantisce la regolare manutenzione degli alloggi popolari di sua proprietà. Imbarazzante, invece, la risposta del Comune di Palermo, che dispone dei 700 operai edili del Coime, ma non riesce a fare nessuna manutenzione. L’emergenza abitativa a Palermo è drammatica e l’Amministrazione comunale non può improvvisare, duettando con l’Iacp. Piuttosto, promuova un incontro con le organizzazioni degli imprenditori edili e con i sindacati per affrontare progettualmente il problema della ristrutturazione e dell’uso sociale degli immobili confiscati, che giacciono nell’abbandono più assoluto.
Dino Paternostro
Responsabile del Dipartimento Legalità
della Camera del lavoro di Palermo
Mario Ridulfo
Segretario Generale della Fillea-Cgil Palermo
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