giovedì, marzo 17, 2011

Carovana internazionale antimafie. Tappa del 15 marzo 2011 - Bagno a Ripoli, Montemurlo, Prato – 15 marzo 2011

Con il sindaco di Bagno a Ripoli
Durante la mattina la prima tappa è stata al Liceo Scientifico “Gobetti” presenti Andrea Bigalli referente di Libera, Maurizio Poggi di Arci Firenze, Salvatore Ferrara Vice Presidente della Cooperativa Lavoro e Non Solo di Corleone e Dino Paternostro Segretario della Camera del Lavoro di Corleone; l'incontro ha presentato i campi della legalità che anche quest'estate Libera e Arci promuovono e organizzano sui terreni confiscati alla mafia. Dino Paternostro ha invece presentato agli studenti il quadro politico, culturale e sociale all'interno del quale si inserisce l'attività di antimafia a Corleone e il complesso percorso che serve per cercare di spostare le posizioni dei cittadini corleonesi verso posizioni di solidarietà e di sostegno al lavoro della cooperativa Lavoro e Non Solo e al difficile lavoro delle istituzioni. Sempre nella mattina la carovana si è spostata dalla scuola al Comune per un incontro istituzionale con il Sindaco per poi dirigersi alla volta di Montemurlo in provincia di Prato dove ad attendere l'arrivo della carovana c'erano gli studenti del Liceo Artistico di Montemurlo. Nella stessa scuola è stata piantata una magnolia per ricordare la strage di via dei Georgofili a Firenze.  Sempre a Montemurlo la carovana ha fatto tappa in un giardino pubblico difronte al campo sportivo dove con un sit in ha ricordato ai cittadini che sul quel Prato fu ucciso nel 1999 uno dei capi camorra della zona, Cozzolino, per una regolazione di conti. Anche questa volta la carovana ha voluto ricordare quanto sia profonda e radicata la presenza delle mafie in Toscana e quanta ancora poca coscienza sociale ci sia nei territori toscani di questo fenomeno. Ci sono stati poi due fuori tappa, il primo in uno dei circolo Arci di Montemurlo dove ben in vista attaccato al muro e sopra alcune slot machine c'era un cartello con una scritta: il gioco alle slot machine è riservato ai soci Arci. Cosa è successo a questo punto: Maurizio Pascucci che la tessere dell'Arci ce l'ha, l'ha tirata fuori e messa ben in vista ha iniziato a pigiare tasti a caso nella speranza di vincere un capitale e ritirarsi a vita privata con i proventi della vittoria. A parte tutto ha vinto due euro con i quali ha sponsorizzato un torneo a biliardino.
Qui si sfrutta il lavoro minorile dei bambini cinesi

Il secondo fuori tappa è stato nella zona di Osmannoro nel Comune di Sesto Fiorentino, proprio accanto all'Ikea e di fronte allo stabilimento della Chateau D'Ax, dove in sei capannoni lavorano e vivono stivati centinaia di cinesi con i loro bambini. Lo spettacolo è degno di uno dei tanti documentari che si vedono in televisione sullo sfruttamento e sul lavoro minorile, purtroppo la zona dove accade questo è nel cuore produttivo e commerciale della Toscana dove ogni fine settimana si riversano migliaia di italiani per fare acquisti. Le condizioni igieniche che vi sono all'interno appaiono ai limiti della sostenibilità, le condizioni di lavoro sembrano prive di qualsiasi norma di sicurezza e di dignità e soprattutto i centinai di bambini che vi abitano vivono e lavorano in un ambiente malsano; privati del diritto al gioco e di una condizione dignitosa di vita, questi bambini, dopo la scuola, passano tutta la giornata in questi capannoni giocando nei corridoi tra stoccaggi di pellame e macchine da cucire. I frequentatori più assidui di questi locali dovrebbero essere i commercianti italiani che qui vengono a comprare materiali griffati e falsificati per poi rivenderli a cittadini italiani: è qualcosa che ricorda un po' il detto occhio non vede cuore non duole.....ma in molti sanno. Questo fatto merita una riflessione che veda coinvolti tutti i soggetti istituzionali e non che governano e partecipano ai processi sociali, politici ed economici dei nostri territori, ma soprattutto merita una presa di responsabilità che diventi agire fattivo al fine di individuare una soluzione possibile e condivisa a questa profonda ingiustizia sociale. La sera è terminata con una cena in un circolo Arci di Bagnolo, frazione del Comune di Prato, dove oltre alla parte conviviale, sono intervuti Dino Paternostro, Salvatore Ferrara, Maurizio Pascucci, il Sindaco di Montemurlo con e con i quali sono state ripercorse le tappe della carovana comprese quelle del pomeriggio pratese.

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