martedì, luglio 20, 2010

Radiografia della mafia di oggi. Cosa nostra influenza 300 mila voti. I magistrati ascoltati dalla commissione nazionale Antimafia hanno riferito su Cosa nostra nella Sicilia occidentale


Novantaquattro famiglie, 29 mandamenti e una capacità di controllare e condizionare fino a 300 mila voti. L'organigramma e la potenza di Cosa nostra sono in queste cifre comunicate alla commissione nazionale Antimafia dal procuratore di Palermo, Francesco Messineo, e dagli aggiunti Antonio Ingroia e Ignazio De Francisci che hanno riferito sull'assetto della mafia. I numeri sono riferiti alle aree geografiche delle province di Palermo, Trapani e Agrigento. I magistrati hanno descritto una Cosa nostra in crisi dopo gli arresti di latitanti e "soldati", ma in grado di rigenerarsi e tornare pericolosa. Secretate, invece, le audizioni che hanno riguardato la trattativa tra Stato e mafia, le dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza e la vicenda relativa alla mancata concessione del programma di protezione al collaboratore di giustizia. Messineo. "Quella sulle stragi è una verità che si cerca dopo 18 anni e che passa anche attraverso certi apparati istituzionali. Molte memorie sono state cancellate e i segreti protetti e occultati". Lo ha detto il procuratore di Palermo, Francesco Messineo, parlando della sua audizione alla commissione Antimafia. Ai giornalisti che gli chiedevano a che stadio è giunta l'identificazione dell'uomo della trattativa tra Stato e mafia, il misterioso signor Franco di cui parla Massimo Ciancimino, Messineo ha detto: "Stiamo facendo tutto per identificarlo. A volte ci sembra di essere vicini, altre volte la verità è più lontana. Il procuratore non ha voluto confermare che il cognome del signor Franco sia Gross". Ma conferme su questa ipotesi arrivano invece da altre fonti investigative.
(La Repubblica, 20 luglio 2010)

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