sabato, maggio 15, 2010

Corleone, campi di lavoro antimafia. La visita a Portella della Ginestra...

La nostra generazione vi ha dato cinque cose: "la repubblica, la costituzione, la scuola, la libertà, e il voto alle donne". Così ha iniziato a parlare Mario Nicosia uno dei due superstiti della strage di Portella della Ginestra. Eravamo seduti sui sassi di Portella, Mario e Serafino hanno condiviso con noi i ricordi della strage del 1° maggio 1947. Come si fa a non essere retorici in queste occasioni, le loro emozioni sono diventate le nostre, sentire raccontare la storia proprio sul posto dell'eccidio, non è una cosa semplice da digerire. Piana degli albanesi, chiamata anticamente Piana dei Greci, è una parte della Sicilia particolare, particolare perché ancora si parla l'albanese e dal punto di vista naturalistico tra le più belle della regione. Ma la diversità di quella gente si percepiva dalle parole degli anziani, fieri di appartenere ad una razza diversa che non si piegava alla mafia e al potere degli agrari. La sera abbiamo organizzato una grande “cacciuccata”, sono venute più di 20 persone tra amici, fidanzate e mogli dei soci, penso che la cooperativa non si libererà facilmente di noi, c'era il piacere e la consapevolezza di stare insieme. Sono tornata a Corleone per il secondo anno con la sensazione di tornare in famiglia, di tornare a casa.
Le volontarie toscane
NELLA FOTO: Mario racconta...

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