lunedì, settembre 24, 2018

Tutela della fauna selvatica: i Carabinieri denunciano 2 palermitani e liberano 26 cardellini

Una fase del sequestro dei cardellini

E’ il frutto di due distinte operazioni di servizio dei Carabinieri del Nucleo CITES - Centro Anticrimine Natura di Palermo.
Il Primo in ordine temporale è stato effettuato a Palermo nel quartiere “Villaggio Santa Rosalia” dove i Carabinieri hanno notato sul balcone di una privata abitazione delle gabbiette contenti alcuni esemplari di avifauna selvatica di“Carduelis Carduelis” (nome comune Cardellino). A seguito del successivo controllo, i militari hanno accertato che gli animali erano privi di anello identificativo o di altro sistema di marcaggio. Il proprietario T.s. 51enne palermitano, volto noto agli operanti perché già deferito per reati analoghi, non è stato in grado di fornire la documentazione attestante la legittima detenzione. Per questa ragione è stato deferito in stato di libertà ai sensi dell’art. 727 bis c.p. per aver detenuto esemplari appartenenti ad una specie animale selvatica protetta. I 6 esemplari, seguito visita veterinaria, sono stati giudicati idonei alla liberazione e, come disposto dall'Autorità Giudiziaria sono stati rimessi in natura presso il parco D’Orleans.

Ieri i militari della Compagnia Carabinieri di Lercara Friddi coadiuvati dai Carabinieri Forestali del Nucleo CITES del Centro Anticrimine Natura di Palermo, impegnati in un’attività di prevenzione e repressione a tutela della conservazione del patrimonio di biodiversità nel comprensorio lercarese, hanno effettuato un’accurata perquisizione all’interno di un magazzino rurale, rinvenendo all’interno di una angusta gabbia ben 20 esemplari di cardellini. L’attività, preceduta da un periodo di osservazione svolto dall’Arma locale, ha consentito di rintracciare un magazzino rurale in contrada Friddi dove erano stati nascosti i 20 piccoli fringillidi, specie particolarmente protetta ai sensi dell’art. 2 della Legge 157/92 e dalla convenzione internazionale di Berna del 1979, in merito alla conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa.
Il proprietario del deposito, F.c. lercarese 50enne è stato deferito in stato di libertà e dovrà rispondere di ricettazione e detenzione di animali in condizioni incompatibili e produttive di gravi sofferenze. I cardellini al momento in fase di muta stagionale del piumaggio, sono stati rinvenuti all’interno di una gabbia angusta e in condizioni di grave sofferenza tali da impedire loro non solo di volare ma anche di muoversi all’interno. Tutti gli esemplari sono stati sottoposti a visita medico veterinaria dal personale del U.O.T. Veterinario di Lercara Friddi, che ne ha attestato l’idoneità alla immediata re-immissione in natura nei boschi dei Monti Sicani che circondano l’abitato lercarese.
Le recenti attività, si inseriscono nell’ambito di una più ampia serie di controlli che i Carabinieri Forestali hanno avviato al fine di assestare un duro colpo alla commercializzazione, specie all’interno dei mercati del capoluogo palermitano, di esemplari di cardellino, verosimilmente utilizzati come richiami vivi per attuare l’odiosa pratica dell’uccellagione.

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