domenica, settembre 09, 2018

Corleone, ricordato il carabiniere Clemente Bovi, ucciso 59 anni fa

Un momento della commemorazione

Nella mattina dell’8 settembre la Commissione straordinaria ha voluto ricordare l’uccisione del Carabiniere Scelto Clemente Bovi, in servizio presso la Caserma di Caltabellotta (AG), ucciso 59 anni fa da un gruppo di banditi per difendere alcune persone. Erano presenti alla cerimonia di apposizione della corona la dottoressa Giovanna Termini, Presidente della Commissione straordinaria, il figlio del militare ucciso, Vito Andrea che all’età dell’uccisione del padre aveva appena tre mesi, il Comandante del Gruppo Carabinieri di Monreale, tenente colonnello Luigi De Simone, il Dr. Vito Filippo Barone Sindaco di Ciminna, paese natio del giovane militare.

L’8 settembre 1959 il Carabiniere Scelto Clemente Bovi lasciò la giovane moglie e il figlioletto a Ciminna, dove erano in corso le celebrazioni del Santo Patrono, per fare rientro alla Stazione dove prestava servizio. Lungo il percorso affrontò con coraggio e determinazione un gruppo di banditi che avevano rapinato alcune persone lungo la strada statale 118 a 6 km da Corleone. Dopo aver ucciso un malvivente e feritone un altro, fu aggredito da altri quattro assassini che aprirono il fuoco uccidendolo con una fucilata.
Il sacrificio della vita del Carabiniere Bovi è stato premiato con la Medaglia d’oro al Valor Militare.
Il figlio ricorderà il padre dedicando alla figura paterna il libro “Un eroe semplice”.

Dai ricordi di Di Vita Giuseppe:
Era passata da poco l’una di notte, tornavamo da Palermo con amici. Affrontiamo la curva del Casale e successivamente il rettilineo; nell’affrontare la curva detta Moscato ci accorgiamo che dei grossi massi ostruiscono la strada. Ci fermammo con una frenata brusca e fummo attirati da quattro persone mascherate armate di fucili e pistole. Ci fecero scendere e mettere a pancia a terra e ci rapinarono dei nostri averi. Nell’auto con me c’era il mio amico Piero La Bianca impiegato dell’allora SIP che oltre all’orologio non aveva una lira e per questo i banditi lo bastonarono e gli dissero “A questa età non ti vergogni a camminare senza soldi?” A me tolsero l’orologio e 14.000 lire…..dopo appena una decina di minuti sentimmo una macchina arrivare a velocità…..era la 1100 dell’autista del Carabiniere Bovi che vedendo con le luci della macchina la nostra auto ferma si buttò a destra nel ciglio della strada; nel buio, sentiamo degli spari prima di pistola e poi di fucili, dopo i primi secondi di smarrimento ci fu un silenzio assoluto. Ci alzammo accendendo le luci della nostra macchina…i banditi erano fuggiti, più avanti c’erano una decina di persone che erano state bloccate prima di noi. In quel momento ci siamo accorti che il Carabiniere Bovi giaceva ai margini della strada colpito da una fucilata alla schiena dopo che lui aveva ucciso un bandito e ferito un secondo ma ahimè non aveva potuto scampare ad un altro bandito che era dietro di lui…
A quel punto tolti i massi siamo andati di corsa alla Caserma dei Carabinieri di Corleone…LA COMMISSIONE STRAORDINARIA

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