venerdì, settembre 14, 2018

La lettera. Caro Francesco, ti scriviamo...

Papa Francesco
Caro papa Francesco, La Sua visita alle Chiese di Sicilia, e di Palermo in particolare, in occasione dell’anniversario del martirio di don Pino Puglisi, ci consente di esprimere la gratitudine per l’impegno profuso nel Suo ministero per la riforma della Chiesa e Le confermiamo la nostra piena fiducia e il nostro sostegno perché atteggiamenti e comportamenti certamente non evangelici, dentro e fuori la chiesa, tendono a colpire la Sua persona per fermare il cammino di rinnovamento conciliare che deve percorrere la Chiesa in questo nostro tempo. La Sua venuta ci offre l’opportunità di segnalare alcune condizioni “periferiche” che vorremmo parteciparle e di esprimere un nostro desiderio. La prima riguarda la condizione giovanile. L’impegno di Puglisi accanto e a favore dei giovani puntava allo sviluppo di un senso della libertà capace di resistere alle suggestioni di ogni forma di male, anche quello insidioso incarnato nel potere mafioso. Ebbene, dobbiamo rilevare che, purtroppo, proprio la condizione dei nostri giovani, specialmente nel Sud d’Italia (ma potremmo pensare a tutti i Sud) è segnata da una grande precarietà e da una insicurezza. La nostra Chiesa siciliana desidera essere sempre più “amorevole” e luogo sicuro e protettivo.
Altra condizione di marginalità è quella dei migranti i quali, fuggendo spesso da situazioni disperate, vengono a bussare alla porta dell’Europa; a tutt’oggi parliamo di loro come un problema/emergenza e li consideriamo come concorrenti a causa delle poche risorse disponibili nel nostro territorio; in verità, non ci siamo aperti ancora alla possibilità che questa presenza possa diventare, adeguatamente governata, una opportunità per lo sviluppo della stessa Europa. Condividiamo la recente scelta della Conferenza episcopale italiana a favore dei migranti della nave Diciotti e auspichiamo ulteriori gesti in questa direzione. Ma non possiamo tacere una terza marginalità. Si tratta della condizione della donna la quale, nonostante le proclamazioni di principio, non ha avuto ancora la possibilità di un inserimento pieno nella vita ecclesiale. In tutti gli altri ambiti sociali e civili, finalmente, alla donna sono stati riconosciuti, almeno sul piano giuridico, piena dignità e parità di opportunità; nella Chiesa, purtroppo, permane una tradizione, presunta vincolante, di minorità che non consente ancora alla donna di mettere a frutto i propri carismi nell’ambito del ministero ordinato. E proprio su Puglisi, nostro compagno e amico, vogliamo concludere questa lettera. Poiché l’esperienza umana e cristiana di Giuseppe Puglisi, ha già un riconoscimento universale sia all’interno della comunità ecclesiale sia nella società civile, è nostro desiderio che la Sua venuta a Palermo in occasione del venticinquesimo dell’uccisione del parroco palermitano decretata dalla mafia in odio al Vangelo, alla Fede, alla Giustizia e all’Amore sia preludio della sua canonizzazione. 
Anna Maria Abramonte, ex senatrice, Palermo; 
don Liborio Asciutto, docente di filosofia, Cefalù; 
Francesco Brugnò, docente, Palermo; 
Caldarella Maria Oliva, docente, Comunità di Godrano; 
Rosaria Cascio, docente, ex alunna 3P, Palermo; 
Don Carlo Cianciabella, vicario parrocchiale, Palermo; 
Mimma Cinà, direttrice Caritas cittadina Bagheria; 
Palma Civello, docente, Palermo; 
Filippo Cusimano, medico, Palermo; 
Rosaria Di Maggio, docente, Palermo; 
Fernanda Di Monte, suora paolina, Palermo; 
Don Fortunato Di Noto, Associazione Meter, Siracusa; 
Don Francesco Di Pasquale, parroco, Palermo; 
p. Nino Fasullo, direttore rivista “ Segno”, Palermo; 
Don Fabrizio Fiorentino, parroco, Palermo; 
Fraternità carmelitana di Barcellona Pozzo di Gotto, Messina; 
Don Antonio Garau, parroco, presidente Ass. Jus vitae, Palermo; 
don Rosario Giuè, teologo, Palermo; 
Rosario Greco, docente di filosofia , Palermo; 
Lucina Lanzara, cantautrice e fondatrice dei Ben Kad , Palermo; 
Don Salvatore Lo Bue, fondatore Casa dei giovani, Palermo; 
Enza Mingoia, medico, Palermo; 
Pino Paliaga, Assoc. Padre Pino Puglisi, Palermo; 
Teresa Passarello, Avulss, Bagheria; 
Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano Terra dei fuochi, Napoli; 
Gregorio Porcaro, referente regionale “Libera” in Sicilia; 
Francesca Paola Sausa, medico dirigente ASP Palermo; 
Don Cosimo Scordato, Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, Palermo; 
Domenico Sinagra, docente, Palermo; 
Nino Spitalieri, presidente Ass. Comunità e Famiglia Sicilia; 
Don Francesco Michele Stabile, storico della Chiesa, Palermo; 
Andrea Terranova, impiegato pubblico, Villabate.
La Repubblica Palermo, ven 14 sett 2018

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