sabato, settembre 13, 2014

Palermo ha "Villa Azoti"!

L'intervento di Enzo Campo, segr. gen. Cgil Palermo
Intitolazione di una villa di Palermo a Nicolo’ Azoti. Enzo Campo, segretario cgil: “recupero della memoria dei sindacalisti uccisi dalla mafia è riaffermazione del valore e dell’emancipazione del lavoro”. alla cerimonia la figlia, Antonella Azoti.
Palermo 13 settembre 2014 "Riconquistare una memoria collettiva,   ricordare il sacrificio dei padri  che si sono battuti  per i diritti, dei cittadini  che hanno lottato per il lavoro, la  l
ibertà e la  democrazia significa anche dare una prospettiva di futuro alle giovani generazioni. Nel 1946, dalla morte di Azoti in poi,  sono stati anni di scontri sociali duri e di importanti conquiste per il movimento contadino e dei lavoratori. Ora stiamo vivendo un altro momento drammatico, quello del non lavoro e della solitudine dei lavoratori. GUARDA ALBUM FOTOGRAFICO


Recuperare la nostra identità, lottare per i nostri diritti significa riaffermare il valore del lavoro come forma di  emancipazione”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cgil di Palermo Enzo Campo, stamattina, alla cerimonia per l’intitolazione di una villetta in largo Girolamo Savonarola a Nicolò Azoti, il segretario della Camera del Lavoro di Baucina, ucciso dalla mafia il 21 dicembre del 1946. Enzo Campo ha ringraziato, a nome della Cgil l’amministrazione comunale, per la sensibilità dimostrata nel voler ricordare la storia e l’esempio del sindacalista della Cgil, protagonista delle battaglie per l’affermazione  del movimento  dei contadini. All’incontro presenti anche i vertici dell’amministrazione comunale, con il sindaco Leoluca Orlando, il vice sindaco Emilio Arcuri, gli assessori a Ville e Giardini e Attività produttive Francesco Maria Raimondo e Giovanna Marano, il presidente del consiglio comunale Salvatore Orlando, il presidente dell’Associazione partigiani (Anpi) Ottavio Terranova, il presidente del centro Pio La Torre Vito Lo Monaco, il presidente del centro Impastato Umberto Santino, i vertici della Cgil di Palermo e della Cgil siciliana. “Ringraziamo l’amministrazione comunale di Palermo, col sindaco Leoluca  Orlando, per la  sensibilità dimostrata nell’aver rimediato oggi a un vulnus, ricordando  Azoti e attraverso di lui tutti i nostri morti e rimuovendo quell’oblio nel quale talvolta sono caduti”. Alla commemorazione ha partecipato  Antonella Azoti, la figlia del sindacalista, oggi maestra in pensione. “Per una figlia passare 50 anni quasi nel silenzio è stata dura. Per questo nel trigesimo della strage Falcone, davanti all’albero, ho parlato di mio padre e del ricordo per me sovrapponibile di  tutti i sindacalisti uccisi. Oggi – ha dichiarato Antonella Azoti – il riconoscimento della figura di Nicolò Azoti non è solo una grande manifestazione di affetto nei confronti della famiglia ma la conferma del diritto alla memoria, per anni avvolta nel silenzio, di tutti i sindacalisti uccisi  e della mancanza di giustizia che ancora oggi avvolge non uno solo ma 46 omicidi. Il verdetto su questi omicidi, al centro di un nefando intreccio tra mafia, politica e servizi, è stato emesso non attraverso i processi, o archiviati o mai celebrati, ma grazie al lavoro di storici e studiosi dei territori, che unanimemente hanno stabilità da che parte sta la verità e da che parte sta la menzogna”.

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