lunedì, luglio 28, 2014

San Giuseppe Jato, l'ex sindaco vende la sua auto e paga i lavori per la biblioteca



L'assessore Pierluigi Basile
GRAZIE AI FONDI MESSI A DISPOSIZIONE DA MARIA MANISCALCO RIAPRE LA STRUTTURA CHE POSSIEDE DIECIMILA LIBRI REGALATI DA ASSOCIAZIONI E UNIVERSITÀ. Il primo cittadino che guidò il paese negli anni Novanta ha donato 5 mila euro Allestiti tavoli di lettura e tappeti colorati per coinvolgere i bambini
GIUSEPPINA AVOLA
SANGiuseppe Jato ha di nuovo la sua biblioteca. E il merito è di un assessore, dell'ex sindaco antimafia Maria Maniscalco, di associazioni e privati cittadini. La biblioteca nella città jatina c'era già: tre, quattro stanze al primo piano di uno stabile appartenuto e confiscato alla famiglia mafiosa dei Genovese. Stanze chiuse nel 2009 — pochissimo tempo dopo l'apertura — perché dichiarate inagibili per infiltrazioni d'acqua. Da allora i libri sono rimasti ostaggio dell'edificio. Ma ora sono tornati in mano ai cittadini jatini. Pierluigi Basile, assessore alla Cultura e alla legalità di San Giuseppe Jato, si è messo al lavoro per restituire alla comunità il suo bene pubblico.
E l'ha fatto coinvolgendo tutti. Dopo aver trovato un luogo adatto a ospitare la nuova biblioteca — tre stanze all'interno di una sede del Comune — ha recuperato i volumi dimenticati nella vecchia struttura e ha lanciato una di raccolta libri cui hanno aderito in molti: dai singoli cittadini, all'università di Roma Tre che ha donato migliaia di volumi, a case editrici come la palermitana Navarra. Non solo. Frutto del contributo dal basso sono anche scaffalature e pc, offerti alla biblioteca da alcune associazione emiliane e da Libera.
Ma il sostegno economico alla realizzazione di questo progetto è arrivato da Maria Maniscalcampagna co, ex sindaco, alla guida della città negli anni 1993-2002. «Nel febbraio del 1994 — racconta — pochi mesi dopo la mia elezione mi bruciarono la macchina. Tutti i cittadini attivarono da subito una gara di solidarietà e fecero una sottoscrizione di 5.000 euro per ricomprare l'auto. Se pensiamo a quegli anni, anni in cui c'erano circa otto latitanti tra cui Giovanni Brusca, quella sottoscrizione era segnale di un forte cambiamento. Quando sono riuscita a recuperare la vecchia auto, ho venduto quella regalata dai cittadini e ho aperto un libretto di risparmio con il ricavato, pronta a destinarlo a un progetto che servisse alla comunità che era stata così solidale me. Ed è così che quei 5.000 euro sono serviti ad avviare il progetto della nuova biblioteca di San Giuseppe Jato».
Con i fondi messi a disposizione dalla Maniscalco è partito il restyling delle stanze del Comune. Operazione affidata da Basile a operai municipali e a due artiste del luogo, Donatella Taormina e Nadia Campanotta, che hanno scelto i colori delle stanze e hanno realizzato installazioni artistiche. «Ci sono tavoli di lettura anche nei corridoi — dice Basile — e tappeti in cui i bambini possono mettersi a leggere con i loro genitori». I libri continuano ad arrivare. Sono già 10 mila.
Da: La Repubblica - Palermo

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