lunedì, luglio 14, 2014

Arturo Vella, socialista, martire della libertà

Arturo Vella
Arturo Vella, nacque a Caltagirone il 12 Febbraio 1886 e trasferitosi ancora giovane a Roma, fu eletto consigliere comunale della capitale, nella lista del partito socialista. Per le sue idee pacifiste, sostenute e manifestate apertamente e coraggiosamente (fra l'altro, rifiutò di indossare l'uniforme di ufficiale nella guerra 1915-1918), fu processato dal Tribunale militare di Catania, che gli inflisse la condanna a sette anni di carcere. Dopo quattordici mesi ottenne la scarcerazione per effetto di una amnistia.
Durante il primo decennio del regime fascista fu attivo nella lotta clandestina e presente a tutte le riunioni politiche che nonostante le diffide della polizia si tenevano quasi giornalmente. Fu l'unico, benché il più giovane dei membri della direzione del Partito, che si oppose alla nomina di Mussolini a Direttore dell'Avanti (1912). Ricoprì la carica di Segretario del Partito Socialista Italiano e fondò la Federazione Giovanile Socialista. Si impegnò a fondo nella lotta politica per il riscatto morale e sociale delle masse contadine del Sud; lotta che condusse instancabilmente sia nelle campagne del Meridione che al Parlamento, dove fu deputato per tre legislature. 
Durante il periodo delle azioni squadristiche, in Puglia fu vittima di una aggressione che per poco non gli costò la vita. Fu poi sottoposto frequentemente a fermi e perquisizioni; a Roma ebbe anche devastata l'abitazione. Vigilato speciale, subì ancora una volta un arresto nel 1943 a Roma, quando già era stato colpito da una grave malattia, morì infatti il 31 Luglio 1943, dopo avere respirato l'aria della libertà, povero per non aver mai chiesto nulla per sé pur essendosi prodigato sempre, senza risparmio, per la elevazione spirituale e materiale della classe lavoratrice.

Nota biografica pubblicata da:

http://www.comune.caltagirone.ct.it/turismo/index.php?option=com_content&view=article&id=24&Itemid=71

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