giovedì, luglio 03, 2014

Dalla terra il lavoro. Manifestazione della Flai-Cgil a Borgo Borzellino

L'intervento di Tonino Russo
In trecento all’occupazione simbolica di Borgo Borzellino. Presentato un ddl al presidente Crocetta per assegnare le terre incolte a cooperative di giovani
Palermo 3 luglio 2014 - Con zappe e picconi, in trecento oggi hanno preso possesso di Borgo Borzellino, un insediamento rurale dell’Esa nelle campagne tra Camporeale e San Cipirello in totale abbandono, circondato da un vasto terreno incolto, e piantato il primo albero di olivo. Quindi a palazzo d’Orleans nel pomeriggio è stato consegnato all’ufficio di presidenza della Regione il ddl che la Flai intende portare avanti come proposta di iniziativa popolare da sottoporre all’Ars. Presenti all’occupazione simbolica del terreno il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà, il segretario nazionale della Flai Stefania Crogi, il segretario regionale della Flai Totò Tripi, il segretario provinciale della Flai Tonino Russo, il sindaco di Monreale Piero Capizzi, il sindaco di San Giuseppe Jato Davide Licari e il presidente di Legacoop Sicilia Elio Sanfilippo.
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La Flai, con l’iniziativa "Dalla terra il lavoro", oggi ha dato il via a una mobilitazione a sostengo del progetto per restituire ai siciliani le terre incolte non ancora assegnate dalla Riforma agraria. "Abbiamo ripulito il posto dalle erbacce e presentato alla gente il nostro progetto. Oggi piantando l’olivo, un vero albero di un metro e 80, abbiamo fatto il primo passo, cominciando a coltivare un posto abbandonato e coinvolgendo i lavoratori dell’Esa, dei consorzi, la cooperativa sociale "Lavoro e non solo" e i volontari dei campi di lavoro dei beni confiscati alla mafia, i pensionati, i giovani del circondario e tantissimi lavoratori dell’agricoltura - dice il segretario Flai Cgil di Palermo Tonino Russo - Abbiamo distribuito semi di girasole: quello di oggi è il primo passo verso una nuova cultura del lavoro, un seme che dovrà germogliare per dare a cooperative di giovani la possibilità di avere assegnate queste terre per renderle produttive e creare occupazione. Torneremo a innaffiare l’ulivo e intanto chiediamo che il ddl presentato diventi legge della Regione".

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