martedì, settembre 10, 2013

Martedì 10 settembre il viceministro dell'interno Filippo Bubbico visita i beni confiscati. Tappa anche a Corleone

Casa Caponnetto a Corleone
PALERMO - Martedì 10 settembre, il viceministro dell’interno Filippo Bubbico sarà in provincia di Palermo per visitare alcune delle cooperative sorte su terreni confiscati alla mafia o nate per gestire aziende confiscate. Nel corso del tour, Bubbico incontrerà operatori del settore e rappresentanti istituzionali per ascoltare dalla loro voce l’esperienza e le difficoltà che frenano lo sviluppo di queste imprese. Ad accompagnare Bubbico saranno Bruno Busacca, responsabile Relazioni Istituzionali di Legacoop, il presidente di Legacoop Sicilia, Elio Sanfilippo e Filippo Parrino, presidente di Legacoop Palermo.

Il programma prevede diverse tappe a partire da Altavilla Milicia dove alle 10,45, il rappresentante del governo visiterà il Centro Culturale Polivalente “Cambio Rotta”, noto come “Villino Geraci”, splendida villa sul mare trasformata dal Consorzio Ulisse in un centro culturale polivalente rivolto a giovani e adulti dove si realizzano eventi culturali e sociali.
A seguire, Bubbico si trasferirà all’agriturismo Portella della Ginestra a Piana degli Albanesi (intorno alle 12,30) per un pranzo di lavoro con i soci e con i presidenti delle cooperative che gestiscono beni confiscati e con i rappresentanti del Consorzio Sviluppo e Legalità dei comuni del corleonese. L’agriturismo sorge su una masseria confiscata a Bernardo Brusca, oggi di proprietà del Consorzio Sviluppo e Legalità. E’ stata restaurata con fondi del Ministero degli Interni e assegnata alla coop Placido Rizzotto Libera Terra.
Al termine del pranzo di lavoro, Bubbico si trasferirà a San Cipirello dove alle 15,00 è prevista la visita alla Cantina Cento Passi del Consorzio Libera Terra Mediterraneo dove si producono i vini della Coop Placido Rizzotto. Infine, alle 16,15, il viceministro e i dirigenti di Legacoop, si recheranno alla Palazzina della Legalità di Corleone per incontrare i volontari, i soci della cooperativa sociale Lavoro e Non solo e le istituzioni locali.

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