mercoledì, settembre 04, 2013

Corleone, ma il sindaco Lea Savona ha o non ha la laurea?

L'intervento di Mario Lanza
Lunedì sera, in consiglio comunale, Mario Lanza del gruppo "Mi ci vedo" aveva illustrato un'interrogazione sulla mancata pubblicazione sul sito del comune del curriculum del sindaco Lea Savona. "Adesso il curriculum è stato pubblicato, ma a distanza di pochi giorni ne abbiamo visti e scaricati due diversi. Qual è quello vero?", ha chiesto Lanza, consegnando alla presidenza i due curricula del sindaco. Apriti cielo! Il sindaco ha chiamato i carabinieri per denunciare chi aveva sostituito il curriculum da lei fornito ai responsabili del sito, non riconoscendo la sua firma in una dei due. Ma qual è la differenza tra i due curricula? Detto in maniera netta e chiara: nel primo (che Savona non riconosce) c'è scritto che il primo cittadino è laureata in scienze politiche; nel secondo che non ha una laurea. Se sono stati manipolati i curricula lo stabiliranno l'indagine interna attivata dalla d.ssa Sonia Aquado, segretario generale, e l'indagine dei carabinieri, che hanno cominciato ad acquisire materiale e a sentire i responsabili. Una domanda, però, noi ce le possiamo fare lo stesso. Il sindaco ha o non ha la laurea? ALBUM FOTOGRAFICO
Non che sia importante in se (per fare il sindaco non ci vuole la laurea, non la richiede nemmeno la legge), ma perchè sul sito del comune fino a pochi giorni fa - hanno riferito il presidente del consiglio Stefano Gambino e il consigliere Mario Lanza - c'era una pagina dove stava scritta "dottoressa Leoluchina Savona" e sotto "laureata in scienze politiche"; e pubblicato un curriculum dove stava scritto che il sindaco aveva conseguito la laurea in scienze politiche. Poi, misteriosamente, dalla pagina è stata cancellata la parola "dottoressa" davanti al nome del sindaco ed è stato sostituito il curriculum con un altro dove c'è scritto che il sindaco non ha conseguito nessuna laurea. E quindi il sindaco ha o non ha la laurea? Sul suo profilo facebook il sindaco Lea Savona, a proposito della querelle laurea si – laurea no, chiarisce di non avere mai conseguito la laurea in scienze politiche. Ecco come lo spiega: «Una mia cara amica mi ha chiesto come mai dopo tanti anni trascorsi a Palermo non ho conseguito una laurea quinquennale in scienze politiche. Ho risposto che in quegli anni ho assistito amorevolmente la nonna , ho fatto una importante esperienza spirituale in via chiavelli a Palermo dalle suore clarisse attraverso suor madre Teresa Cortimiglia, ho vegliato il nonno perche' ammalato di cancro tre anni, ho gestito l'azienda di famiglia dal punto di vista contabile ed abbiamo ingrandito la stessa con allevamenti bovini ed ovini, ho fatto volontariato per i non vedenti , leggendo per loro la vita dei Santi, ho imparato a soffrire in silenzio immedesimandovi negli altri e soprattutto ho imparato a servire e lavorare duro affinche' i miei nipoti possano essere orgogliosi della loro zia che li ama tanto».
Il sindaco espone motivi più che comprensibili (anzi nobili) che spiegano come mai non abbia conseguito la laurea in scienze politiche. Ci chiediamo, però, perché ha firmato tanti atti ufficiali del comune con la qualifica "dottoressa" o "dott.ssa". Alcuni cittadini corleonesi fanno il tifo per il sindaco, sostenendo addirittura che non deve dare spiegazioni a nessuno. Capisco il tifo. Io sono tifoso (deluso) del Palermo. Ma qui non c'entra niente. Non si tratta di dire “grande” o “piccola” al sindaco, ma solamente di prendere atto (da quello che ormai appare chiaro) che il nostro sindaco ha fatto credere di essere laureata quando non lo era. Non è una bella cosa. Almeno questo lo possiamo dire? Il sindaco farebbe bene a chiedere scusa alla città. Le ipotesi di reato sono un'altra storia che studieranno gli avvocati, se qualcuno avrà tempo o voglia di ricorrervi. E per favore che nessuno risponda col tifo. Ragioniamo. Siamo cittadini di Corleone, "capitale mondiale della legalità", ha fatto scrivere il sindaco sotto l'insegna all'ingresso del centro abitato. Possiamo esserlo davvero se non siamo anche capitale della verità, della correttezza e dell'onestà? Molti ci definiamo cristiani o di cultura cristiana, ma possiamo esserlo davvero senza praticare la verità, l'umiltà e il riconoscimento dei nostri peccati? Abbiamo tutti il dovere di salvaguardare il buon nome (riconquistato) di Corleone. La nobiltà d'animo delle persone è sempre apprezzabile, ma qui parliamo non di una comune cittadina, ma del "primo" cittadino, di un pubblico ufficiale che ha giurato sulla Costituzione, sullo Statuto della Regione e sullo statuto del Comune di essere fedele ai principi di legalità. Di una persona che ha il dovere, quindi, di dire sempre la verità. Non si parla di un gruppo di amici che si danno di gomito e si perdonano qualche marachella. Chi rappresenta le istituzioni ha dei doveri nei confronti dei cittadini molto più stringenti. Non capirlo (o fare finta di non capirlo) abbassa inesorabilmente e pericolosamente l'asticella della legalità. Corleone, la città di Corleone, non lo merita. (d.p.)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

In merito alla questione vi indico un sito nazionale dove vengono riportati i dati personale degli eletti dal Popolo Italiano, dal Parlamento Europeo ai più piccoli comuni.
Anche qui nei dati del sito viene indicato come titolo di studio posseduto dal Sindaco di Corleone la laurea.
http://politici.openpolis.it/politico/leoluchina-savona/84043

Anonimo ha detto...

In merito alla questione vi indico un sito nazionale dove vengono riportati i dati personale degli eletti dal Popolo Italiano, dal Parlamento Europeo ai più piccoli comuni.
Anche qui nei dati del sito viene indicato come titolo di studio posseduto dal Sindaco di Corleone la laurea.
http://politici.openpolis.it/politico/leoluchina-savona/84043

Anonimo ha detto...

Caro direttore,
ho letto e riletto sulle vicende che succedono nella cittadina di Corleone.
Ed e' la prima volta che mi mancano le parole, ma per avere un idea chiara del mio stato d'animo immaginalo come il dipinto di Munch nel famosissimo "l’urlo"
Condivido il tuo articolo sia nella forma che nella sostanza e condivido un pò meno i “tifosi”.
Abbiamo iniziato a vivere a Corleone in modo diverso, finalmente con la tranquillità delle istituzioni che ci accompagnano nei percorsi di legalità e con i migliori presupposti di un alto senso del dovere e della morale.
Ma siamo sempre stanchi di dover dimostrare agli altri che noi siamo capaci di dire no alla mafia, e che sappiamo intraprendere qualsiasi strada che porti a migliorare il livello culturale di questa città.
Di certo non si può rimanere inerti alle dichiarazioni rese dal Sindaco attraverso face book.
Perché forse non lo meritiamo, o perché questa Città non lo merita.
Ad un Sindaco non si chiede la laurea, ma si chiede la correttezza negli atti per amministrare al meglio la città, senza dottoressa e senza dott.ssa.
E ci si rimane male, se sai che fin ora i famosi “dottoressa” sono soltanto frutto di un malinconico rimorso, da non confondersi con il volontariato, perché fatto ha tanta nobiltà e ridicolizzarlo cosi è patetico.
E quindi il cittadino corleonese si merita le scuse, un laureato si merita le scuse, il contadino si merita le scuse e le istituzioni tutte si meritano le scuse cosi potremmo spiegare ai nostri figli e ai nostri nipoti di essere fieri di vivere in una Città che riesce a fare quadrato nella legalità
Il primo cittadino deve essere, per dovere morale, un esempio e le dimissioni non sarebbero da giustificare come fallimento ma come riconoscenza e come concretezza di amare ancora la Città e i cittadini tutti.



Concludo caro direttore,parafrasando:

Guardo l’Italia e vedo,
2 Papi;
Berlusconi che dopo l’escort sarà costretto a pulisce le strade;
Il Governo nazionale formato da PD e PDL ;
e infine il Sindaco della città della legalità che si scrive dottoressa per poi non esserlo.
Forse non è troppo…??

tuo lettore,
Salvatore

Anonimo ha detto...

Il dottore , la dottoressa, il cavaliere ... Sono titoli che oggi vengono usati con facilità' estrema .... Si dice che non è l abito che fa il monaco ma ahimè molte volte il monaco si riconosce dall abito... Il dottore Lanza fa come il personaggio di striscia la notizia che smaschera finti medici, finti dentisti, finti maghi... Lui smaschera i finti laureati oggi, e finti sindaci forse domani.... Ma caro direttore la cosa bella sa qual è ? Che a a corleone più o meno ci conosciamo tutti e sappiamo tutto delle nostre origini, di ogni ceppo familiare vedasi la famosa nciuria, e di ogni singolo individuo sia ne i pregi che ne i difetti... Quindi sempre meglio u tintu canusciuto che ...... Saluti ! .:Garibaldi :.