martedì, dicembre 13, 2011

Una scritta da cancellare...

«Ben tornato, Salvuccio» è la frase scritta con lo spray nero su un muretto di via Napoli, proprio sotto un cadente capannone del comune di Corleone, nel quartiere San Giovanni. Il Salvuccio in questione, evidentemente, è Riina, terzogenito di “don” Totò, il capo dei capi di Cosa Nostra, tornato a Corleone dopo aver scontato circa 8 anni di carcere per associazione mafiosa. Il messaggio di “ben tornato”, comparso alcuni giorni fa, gliel’ha voluto inviare qualche cittadino in contrapposizione al messaggio di “non gradimento” che gli avevano inviato il sindaco Nino Iannazzo e il consiglio comunale e che tante polemiche aveva creato a livello nazionale. Un messaggio-sfida, dunque, che qualche amico di “Salvuccio” ha voluto lanciare alla Corleone città della legalità, che da alcuni anni ha intrapreso il difficile percorso del riscatto e della rinascita. Un messaggio-sfida che la Corleone democratica deve saper raccogliere con serenità e fermezza, cominciando col cancellare quella frase (che non rappresenta – almeno speriamo – il pensiero della stragrande maggioranza dei corleonesi) dal muretto di via Napoli. (d.p.)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dino, leggendo solo il titolo dell'email, mi sembrava che stavia salutando me in modo strano. Poi leggendo l'articolo ho capito chi era il Salvuccio. So che il livello culturale e sociale a Corleone è cresciuto, però ti dico che molti parenti, amici ed immagino tanti stupidi idioti qualunquisti inneggiano ai pochi personaggi che hanno disonorato tutti i Corleonesi per bene e laboriosi. Cosa dire di più purtroppo per legame di sangue, ignoranza e di conseguenza pura e semplice stupidità / vigliaccheria latente ci si trova a discutere di ciò. Penso che il Prefetto ed i Magistrati dovrebbero trovare la soluzione migliore e non scaricare solo ai cittadini di Corleone la soluzione / opposizione alla presenza dei vari salvuccio che con i loro avi & company ribadisco hanno disonorato Corleone e le tante cittadine del mondo.