domenica, dicembre 18, 2011

Oggi seduta solenne del consiglio comunale: Corleone è diventata "città"!

Oggi, lunedì 19 dicembre 2011, alle ore 10.00, il consiglio comunale si riunirà in seduta solenne, alla presenza delle autorità civili, militari e religliose, per prendere atto del Decreto del Presidente della Repubblica del 19 settembre 2011, con cui viene concesso il titolo di "città" al comune di Corleone. Pubblichiamo di seguito la relazione del ministro degli interni con cui viene motivata la concessione del titolo onorifico:
"Con delibera consiliare n. 49 del 5 luglio 2010 ed istanza del sindaco del 19 luglio 2010, i! comune di Corleone (PA) (11.380 ab.) ha chiesto la concessione del titolo onorifico di città.
Le origini di Corleone vengono fatte risalire al VI millennio a.C., come attestano tracce di un antico insediamento umano e di una necropoli, rinvenute nell'area territoriale della Montagna Vecchia: si tratta della città di Schera, citata da Cicerone, distrutta nel corso della seconda guerra punica, i cui abitanti, spostatisi a valle, fondano l'odierno centro abitato.
Il toponimo della città, legato al periodo romano, deriva dal gentilizio latino "corrilio", poi tramutatesi in "kurullium" e "kurullum" durante la dominazione araba avvenuta tra 1'839 e 1'840; in questo periodo, benché sottomessa ai dominatori, Corleone acquisisce una notevole importanza, tanto da essere annoverata tra le 23 città esistenti in Sicilia e scelta a capo dell'"iklim", la circoscrizione militare e civile musulmana.
Dopo la conquista da parte dei Normanni, la città acquista grande rilevanza politica, come dimostra la concessione, delle terre corleonesi da parte dell'imperatore Federico II alle signorie lombarde nel 1237: in questa fase il sensibile mutamento storico, religioso, economico e sociale, conferisce all'abitato un modello di "agrocittà" sviluppato e precoce, che indirizza l'evoluzione delle altre "terre" siciliane confinanti.
Un evento significativo che connota la storia di Corleone è rappresentato dall'adesione immediata alla rivolta del Vespro, nel marzo del 1282, avvenimento che avrebbe coinvolto per circa cento anni siciliani, angioini ed aragonesi, ed i cui esiti sono fondamentali per la vita dell'intero Regnum: memorabili le gesta dell'esercito corleonese che lottò con strenua partecipazione sino alla conclusiva "pace di Caltabellotta".
Nel corso dei secoli, Corleone si estese e migliorò le condizioni del centro abitato: la città era regolata dallo "ius proprium" scaturito dalla precipua identità cittadina. L'Universitas di Corleone, a differenza di altri centri, era dotata di una"iurisdictio" propria, della quale era garanzia ed insieme espressione la magistratura locale, che ne assicurava il rispetto e la vigilanza. Le Assise, quindi, costituivano il punto nodale della legislazione cittadina. L’insieme di tutte queste norme che regolavano la vita pubblica prende il nome di "Consuetudini" oggi conservate, nella versione originale, presso la Biblioteca comunale.
Nel 1556, a seguito di un privilegio elargito da Carlo V in materia di disposizioni inerenti la pubblica sicurezza, viene concesso a Corleone, insieme ad altri benefici, l'appellativo di "Animosa Civitas Corleonis" a testimonianza, oltre che del valore mostrato nelle azioni militari, della grande importanza acquisita dalla comunità locale.
Durante il Risorgimento, Corleone è stata teatro della battaglia svoltasi il 27 maggio 1860 tra i garibaldini e l'esercito borbonico per l’unificazione dell'Italia. Dal 1861 al 1928 è stata sede di Sottoprefettura, a conferma dell'importanza centrale sul territorio.
Il comune, grazie al numero di edifici sacri, ha meritato l'appellativo di "città delle cento chiese"; tra queste, si ricordano la Chiesa Madre, dedicata a S. Martino Vescovo, risalente al XIII sec. e ricostruita nel 1382, che bene rappresenta il sentimento religioso della cittadinanza; S. Rosalia, di origine settecentesca, ricca di pregevoli tele del XVIII secolo e di sculture lignee dello stesso periodo; San Domenico, seicentesca, con l'oratorio della Madonna del Rosario risalente al 1606, che conserva sculture marmoree, dipinti del XVII secolo e sarcofagi del 1630; S. Agostino, le cui origini risalgono al trecento, in seguito rimaneggiata nello stile barocco, con l'Oratorio ricco di affreschi, stucchi, quadri e legni dipinti; Sant'Elena, una delle chiese più antiche del comune, ristrutturata nel XVII secolo; la chiesa della Misericordia, risalente alla seconda metà del 1500; la chiesa dell'Immacolata; la chiesa di S. Michele, del 1500; San Giovanni Battista, del 1388; Santa Maria, edificata dai francescani nel 1446, rimaneggiata nei secoli, con annesso un chiostro del 1840 e la chiesa del Carmine, del 1576, con pregevoli dipinti della fine del 1400.
Corleone è circondata dal vastissimo territorio boscoso di Ficuzza, la cui selva è la più vasta della Sicilia occidentale ed assicura habitat privilegiati sia per sia flora che per la fauna, tanto da ospitare la maggior parte delle specie di animali della regione. Vi insiste la Riserva Naturale Orientata, che comprende il Bosco del Cappelliere, l'area di Gorgo del Drago ed il massiccio di Rocca Busambra; la zona presenta spunti di interesse scientifico e naturalistico per il tipico fenomeno del "carsismo" che ha dato origine a numerose doline ed inghiottitoi che costituiscono il confine idrografico naturale tra i fiumi Eleuterio, il Belice ed il San Leonardo.
Il comune, grazie ad una complessa attività di recupero della propria identità, costituisce oggi un centro di importanza internazionale per iniziative di rilievo dal punto di vista dello studio del fenomeno mafioso, dell'appropriazione del territorio e del riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia,
Sul territorio comunale sono attive le cooperative sociali ''Pio La Torre", "Placido Rizzotto" e "Lavoro e non solo", che amministrano le terre del Consorzio Sviluppo e Legalità. Dal mese di agosto 2010 opera la "Bottega della legalità" che si occupa della vendita dei prodotti delle predette cooperative, con annesso il laboratorio della legalità, luogo di incontri ed iniziative improntate al contesto del fenomeno mafioso.
Meritevole di menzione anche il CIDMA - Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e del Movimento Antimafia - costituito con l'obiettivo di far conoscere e sensibilizzare la società sulle forme di contrasto del fenomeno mafioso, favorendo lo studio dei fenomeni criminali affini, la storia del movimento antimafia e delle persone che ne sono state, e ne sono, parte attiva.
Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. lo schema di decreto con il quale si concede al comune di Corleone il titolo onorifico di città".
IL MINISTRO
Roberto Maroni

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