domenica, dicembre 05, 2010

Ospedale di Corleone. Le performance "diplomatiche" di Iannazzo

L'ospedale di Corleone
di DINO PATERNOSTRO
Mentre il Comitato per la difesa dell’Ospedale è in attesa di una convocazione da parte del direttore generale dell’Asp di Palermo, per avviare un confronto serio e (si spera) sereno sul futuro di questa importante struttura sanitaria, ecco cosa ha dichiarato al “Giornale di Sicilia” di oggi (domenica 5 dicembre 2010) il sindaco di Corleone, Nino Iannazzo: «In merito all’accusa rivoltaci dal dottor Cirignotta di aver sobillato la popolazione, sappia che il depotenziamento del nostro ospedale è sotto gli occhi di tutti e se il direttore generale non se ne rende conto, dimostra di essere inadeguato. Faccia aprire il reparto di Pediatria, ad esempio, se ne è capace, piuttosto che lagnarsi del personale che dovrebbe dirigere». In sostanza, per “spianare” (?) la strada al Comitato, il sindaco Iannazzo alcuni giorni fa ha litigato duramente in VI Commissione con l’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo. E oggi definisce “inadeguato” (e incapace?) il direttore generale dell’Asp, Salvatore Cirignotta. Saremmo lieti di conoscere l’indirizzo della scuola di diplomazia e di buonsenso che sta frequentando, per imparare rapidamente questa sua arte di aiutare le popolazioni che amministra.
Il direttore Cirignotta, oltre ad annunciare un evento pubblico per illustrare la sua politica sanitaria, farebbe bene a convocare al più presto un tavolo di confronto col Comitato, dimostrando che il confronto lo vuole davvero. Con chiarezza e con lealtà. A partire da dati di verità. E’ vero che la nuova pianta organica dell’ospedale di Corleone prevede più posti (203), non però rispetto alla vecchia organica (che ne aveva 274), bensì rispetto agli attuali dipendenti in servizio. E il Comitato non ha mai chiesto di aumentare il numero dei posti previsti nella nuova pianta organica, ma di rimodularli. Per avere buoni servizi sanitari, ci servono più medici e più infermieri, mentre non ci servono i caldaisti, i cucinieri e gli operatori Ced, dato che l'ospedale non gestisce direttamente nè caldaie, nè cucine e nemmeno complesse strutture informatiche. Rimoduliamo la nuova pianta organica, quindi, e le cose si possono aggiustare.

Nessun commento: