sabato, dicembre 27, 2008

Palermo. Rimborsi benzina e stipendi: sala delle Lapidi raddoppia i costi

Per legge il Comune deve rimborsare, per l’assenza dal luogo di lavoro, le aziende private di cui sono dipendenti gli eletti in Consiglio. Così tra consiglieri che poco prima del voto da titolari d’impresa sono diventati dipendenti delle stesse, la corsa ai rimborsi ha fatto lievitare la spesa
di Antonio Fraschilla
Il Comune che non ha fondi per i senza casa e non ha un euro in bilancio, spende 688 mila euro all'anno per rimborsare le aziende che hanno fra i loro dipendenti consiglieri comunali e per pagare la benzina ai componenti di Sala delle Lapidi residenti fuori città. Una cifra raddoppiata nel giro di due anni, perché nel 2006 il costo era di appena 335 mila euro.Per legge Palazzo delle Aquile deve rimborsare, per l'assenza dal luogo di lavoro, le aziende private di cui sono dipendenti i consiglieri eletti. «Un atto dovuto per legge e sul quale non ho alcuna discrezionalità», dice il presidente di Sala delle Lapidi, Alberto Campagna. Nel rimborso è previsto il costo dello stipendio lordo, più gli oneri contributivi a carico dell'azienda stessa. Così, tra consiglieri che poco prima di essere rieletti hanno cambiato lavoro passando da funzionari a dirigenti, e che da titolari d'imprese sono diventati dipendenti della stesse, la corsa ai rimborsi ha fatto lievitare la spesa a carico delle casse comunali. LEGGI TUTTO

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