mercoledì, dicembre 10, 2008

L'Anm: "Il decreto-legge sulle intercettazioni renderà impossibili le indagini sulla mafia"

ROMA - L'Associazione Nazionale Magistrati mette in guardia su quella che a suo avviso è la principale conseguenza negativa della riforma delle intercettazioni messa a punto dal governo. Secondo il segretario dell'Anm Giuseppe Cascini, di fatto sarà sempre più difficile indagare sulla mafia. "Formalmente le indagini sulla criminalità organizzata si possono fare - spiega Cascini, in un'audizione alla commissione Giustizia della Camera - ma poi nella pratica questo si rivelerebbe impossibile visto che con il provvedimento del governo diventeranno intercettabili solo reati con condanne superiori ai 10 anni". E questo significa che "l'indispensabile strumento delle intercettazioni" non potrà essere usato per tutta una serie di reati compiuti normalmente dai mafiosi come, ad esempio, la turbativa d'asta, l'estorsione ecc. ecc.". "A meno che - prosegue Cascini - non si voglia sostenere che la mafia sia solo narcotraffico e omicidio". "Con questo ddl, poi - sottolinea l'esponente dell'Anm - sarà impossibile intercettare i detenuti mafiosi quando telefonano in carcere o durante i colloqui con i familiari".

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