domenica, aprile 13, 2014

Martedi’ alla Cgil assemblea dei lavoratori dell’azienda confiscata alla mafia "Immobiliare Strasburgo".

La Fillea: "no alla cessione dei beni senza un piano che salvi i lavoratori"
Palermo 11 aprile 2014 - I lavoratori dell’Immobiliare Strasburgo, azienda confiscata alla mafia, martedì prossimo (ore 17,30) si riuniranno in assemblea presso il salone della Cgil, in via Bernabei. Sono 30 i lavoratori, tra operai edili e impiegati, che da anni curano le manutenzioni giornaliere e straordinarie dell’immenso patrimonio sequestrato al costruttore Piazza e gestiscono gli affitti di centinaia di negozi, appartamenti, garage, capannoni industriali, magazzini, uffici, palazzi, molti dei quali utilizzati dalle istituzioni, come il comando dei vigili di via Dogali, l’assessorato ai Beni culturali di piazza Croci, l’assessorato alla Cooperazione di via degli Emiri.

All’assemblea, organizzata dalla Fillea Cgil, si discuterà del futuro. Il patrimonio dell’Immobiliare Strasburgo era stimato in un miliardo di euro. Nel frattempo sono state avviate alcune dismissioni di beni agli enti pubblici che ne hanno fatto richiesta, come le scuole cedute alla Provincia e al Comune. Ma la parte principale della proprietà è in affitto a privati. "Occorre un piano industriale. Tra la cessione dei beni agli enti pubblici e la possibile vendita del patrimonio a privati occorre un progetto di rilancio e un piano che salvi i posti di lavoro", dichiara il segretario della Fillea Cgil Mario Ridulfo.
"I lunghi anni del sequestro hanno dimostrato che è possibile coniugare legalità, lavoro e sviluppo, mantenendo l’occupazione - aggiunge Ridulfo - Queste azienda, come altre immobiliari confiscate (Raffaello e Sansone), potrebbero addirittura assumere il personale. La nostra preoccupazione è che l’inadeguatezza della Agenzia dei beni sequestrati e confiscati (Anbsc) segni la fine di queste esperienze, il depauperamento del patrimonio e la perdita dei posti di lavoro". "I lavoratori - continua Ridulfo - sono legittimamente preoccupati per il loro futuro, anche perché non esiste nessun luogo o "tavolo" dove si discuta di queste aziende e di questi lavoratori. Dei beni si parla molto perché a quanto pare interessano più i magazzini, gli appartamenti e i capannoni, anche gli attuali amministratori dell’Immobiliare. Nessun incontro invece è stato convocato per parlare dei lavoratori".


Nessun commento: