mercoledì, aprile 17, 2019

Palermo. Polizia, volantinaggio in Prefettura per il mancato rinnovo del contratto.


“Sei euro di aumento in busta paga. Chiediamo che ci restituiscano piena dignità”.
Palermo 17 aprile 2019 – Mobilitazione anche a Palermo stamattina dei poliziotti per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro. Un volantinaggio organizzato dal Silp per la Cgil. dalla Cgil Palermo e dalla Funzione Pubblica Cgil Palermo si è svolto davanti alla Prefettura. “Chiediamo attenzione per gli operatori e le operatrici del settore e risorse per rendere efficiente l'amministrazione ai fini di un modello di sicurezza basato sulla prevenzione – dichiara Pietro Colapietro, segretario nazionale Silp Cgil, presente al sit-in davanti alla sede della Prefettura in via Cavour - Che si passi dalla parole ai fatti.
Questo è un mondo in cui le chiacchiere sono tante, molti indossano le nostre divise in modo inappropriato. Ognuno faccia il suo e l'esecutivo è chiamato di fronte alle sue responsabilità. Ci sono inaccettabili ritardi, il contratto è scaduto ormai da 4 mesi e non ci convocano. E' il tempo dei fatti e la categoria continuerà la mobilitazione”.
Un presidio in contemporanea a quello svolto nelle altre prefetture d'Italia per protestare contro le promesse non mantenute dal governo del “cambia-niente” e il mancato rinnovo del contratto, che ha prodotto per automatismo 6 euro lordi a testa di 'aumento'. «Solo il rinnovo del contratto può restituire agli operatori di polizia piena dignità - aggiungono Michele D'Anna, segretario provinciale Silp Cgil Palermo e Calogero Guzzetta, segretario Cgil Palermo – I poliziotti non ci stanno a essere prigionieri di un uso propagandistico della sicurezza per fini elettorali, soprattutto in una città come Palermo. Il lavoro prezioso che viene svolto quotidianamente a tutela dei cittadini e delle istituzioni merita di essere valorizzato nelle condizioni di vita, di lavoro e nel riconoscimento economico».
Nel volantino distribuito i poliziotti spiegano che il contratto di lavoro, per quel che attiene alla parte economica, è scaduto da ormai quattro mesi e che "la coda contrattuale e la parte normativa relative al vecchio accordo non interessano evidentemente al governo che, ancora, non ci convoca”. Cgil, Silp e Fp denunciano “l'inerzia e il paradosso inaccettabili che mortificano le lavoratrici e i lavoratori della Polizia di Stato e della Polizia penitenziaria, che ad aprile dovranno accontentarsi degli spiccioli relativi alla vacanza contrattuale". 

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