giovedì, luglio 23, 2020

Con Nicola Cipolla ancora in cammino...

Nicola Cipolla

A tre anni dalla scomparsa di Nicola Cipolla un invito, nel ricordo, a raccogliere il suo testimone. Dall'antifascismo alle lotte per l'ambiente ed i Beni Comuni,  per la smilitarizzazione e la giustizia sociale. GIOVEDI' 30 LUGLIO, ore 17.00, sede ANPI di via Libertà 47 - Palermo.
Il prossimo 30 luglio saranno tre anni che Nicola Cipolla ci ha lasciati. Vogliamo ricordarlo insieme ma sopratutto vogliamo rilanciare le idee, le proposte, la visione di un futuro e di un mondo più giusto e sostenibile che abbiamo condiviso con lui; raccogliere l'urgenza, che era propria di Nicola, di voler tradurre in iniziative concrete un pensiero vivacissimo, colto ed illuminato capace di cogliere le vere emergenze, di mettere in relazione globale e locale, politica ed attivismo sociale, instancabile nel sollecitarci sempre, mentre lui era un passo avanti a tutti.  

Con l'ANPI  ed il Forum siciliano dei movimenti per l'Acqua ed i Beni Comuni ai quali Nicola, con il CEPES, ha contribuito con passione, Vi invitiamo a ricordarlo ed a prendere il testimone delle tante battaglie che avrebbe ancora voluto condurre in nome degli ideali di libertà e giustizia sociale e ambientale.
Vi diamo appuntamento per giovedi 30 luglio alle ore 17.00 nello spazio antistante la sede dell'ANPI a Palermo, in via Libertà 47 nei pressi Giardino Inglese Mattarella, per discutere insieme, rilanciare il CEPES e le prossime iniziative comuni.
Sono previsti l'intervento del Sindaco prof. Leoluca Orlando e delle Autorità della Città, del sindacato, dei partiti di sinistra, delle associazioni e dei movimenti di Palermo e di quanti vorranno intervenire; proietteremo il video già realizzato in suo ricordo, mentre il prof. Silvestrini già vice-presidente del CEPES e Direttore scientifico Kyoto Club porterà un suo importante contributo all'evento.
Ottavio Terranova
Vice Presidente ANPI Nazionale
Antonella Leto
Forum siciliano dei movimenti
per  l'Acqua ed i Beni comuni






                                                                                        

Chi era Nicola Cipolla? Di seguito un breve ricordo di Antonella Leto, all'indomani della sua scomparsa l'1 agosto 2017
Ci ha lasciato il caro Nicola Cipolla, il senatore, come lo chiamavano tutti affettuosamente. Nicola è stato un pilastro della storia del movimento politico e sindacale siciliano ed italiano. Una intera vita spesa nelle lotte per i diritti delle persone, dall'antifascismo della prima ora alla riapertura della Camera del Lavoro a Palermo nel '44 alle lotte del movimento contadino con la fondazione di Federterra di cui è stato segretario responsabile, Nicola non ha mai smesso di lottare ed immaginare un futuro migliore. La sua vita ed i suoi incarichi pubblici, tre volte deputato regionale, tre volte senatore della repubblica, deputato europeo, non gli hanno mai fatto perdere di vista quale fosse l'obiettivo ed il significato vero del fare politica, che per lui è sempre stato essere al servizio delle lotte per i più deboli, contro la mafia, la militarizzazzione della nostra isola e paladino indefesso dell'ambiente.

Il CEPES, che aveva fondato insieme a Pio La Torre nell'81 quando insieme e dietro sollecitazione di Pio entrambi tornarono in Sicilia per affrontare la mafia e le lotte contro i missili cruise di Comiso, è stato la sua vita dopo l'uccisione di Pio nell'82. Con il CEPES Nicola ha continuato a tenere viva la memoria e la verità su tanti fatti ancor oggi misconosciuti dalla storia ufficiale e da lui raccontati, ma sopratutto ha coltivato la speranza e progettato il futuro, facendone un centro propulsivo di iniziative sul piano regionale, nazionale ed euromediterraneo. Con il nostro Ottavio Terranova in veste di regista, divulgatore delle tematiche più cogenti con i documentari “Da Comiso a Sigonella”, ”Pio La Torre venti anni dopo”, “La grande sete di acqua in sicilia” e tanti altri. Il CEPES e Nicola sono entrati con entusiasmo nel Forum siciliano dei movimenti per l'acqua ed i Beni Comuni, collaborando a scrivere il testo di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione delle Acque in Sicilia, e quello per un nuovo piano energetico reg.le basato sulle rinnovabili.  Per me è stato un grande, grandissimo onore diventare sua amica e compagna di tante lotte negli ultimi anni. Non ricordo più a quante assemblee, manifestazioni, iniziative abbiamo collaborato e partecipato insieme, quante ne abbiamo organizzate dietro la sua costante sollecitazione. Da quelle romane del Forum italiano dei movimenti per l'acqua alle campagne referendarie contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali, contro il nucleare, contro le trivellazioni, ai cortei contro la mafia, contro il MUOS, alle costanti proposte di nuove iniziative, non riuscivamo a stare al suo passo.

Nicola aveva preso parte alle manifestazioni antifasciste dell'8 luglio del 1960, conosciuto il carcere, era a Genova per il G8, e pochi giorni fà ad un'iniziativa sulla risoluzione ONU sulla messa al bando delle armi nucleari Lorenzo Barbera, il compagno di Danilo Dolci, lo ricordava aiutare i contadini del Belice che protestavano a Roma dopo il terremoto ad essere ricevuti in Senato con cravatte acquistate in blocco ed indossate sui poveri abiti per superare lo sbarramento del cerimoniale.  Nicola non si è mai fermato, neanche quando si è rotto prima un femore poi l'altro nel mettere in fuga col suo bastone chi tentava di rapinarlo. Era fatto così, pareva che nulla potesse fermarlo, sarebbe andato ovunque. Era all'ultimo sciopero generale della fiom a Roma, a fianco dei partigiani nella battaglia per salvare la Costituzione, per strada a raccogliere firme, sui giornali che non mancavano di pubblicare i suoi lucidissimi articoli. 

Nicola è stato tra i primi precursori dell'ambientalismo e la sua più grande preoccupazone, a 95 anni di età, erano i mutamenti climatici, l'evidente possibilità che la vita sulla terra potesse cessare per mano umana. Non si dava pace per il fatto che un tema tanto importante fosse costantemente e colpevolmente sottovalutato dalla politica.

Per questo continuava a sollecitarci instancabilmente ad organizzare iniziative che mettessero le rinnovabili al centro di un nuovo modello di sviluppo. Con Nicola ed il CEPES abbiamo avviato il comitato per la conversione ecologica in sicilia e stavamo programmando le prossime iniziative per sollecitare ancora un nuovo piano energetico, acqua pubblica, rifiuti zero. Da tempo programmavamo una nuova iniziativa per sollecitare la trasformazione di Sigonella in aereporto civile. Sono talmente tanti gli episodi di cui è stato protagonista e che si intrecciano con la storia d'Italia, tanti quelli che ha raccontato nel suo libro "Diario di un socialcomunista siciliano" e tanta la storia che avrebbe voluto ancora scrivere, perchè se il corpo si faceva più fragile la mente di Nicola è rimasta sempre lucidissima, informata e proiettata nel futuro, che quello che oggi ci consegna insieme al peso della sua assenza è l'esempio di un uomo che non ha mai pensato di arrendersi o pensare a se stesso. Ci consegna l'onere e l'onore di continuare le battaglie che abbiamo condiviso e cercare di vincerle, non per noi ma per tutti, ed anche un pò per lui. Grazie di esserci stato vicino e di averci insegnato tanto.                                                                                                                                            

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