sabato, luglio 11, 2020

Arrestati dai Carabinieri a Palermo 4 siciliani che avevano rapinato una banca a Cesena

Un'immagine della rapina nella Banca di Romagna a Cesena
Palermo, individuati ed arrestati dai Carabinieri di Cesena 4 siciliani che a marzo avevano rapinato la filiale della Banca di Romagna di Cesena. Il colpo aveva fruttato oltre 80 mila euro
Ieri mattina, a Palermo, Trabia  e Piana degli Albanesi, militari della Compagnia Carabinieri di Cesena, attivamente supportati nella fase esecutiva dai colleghi del Comando Provinciale di Palermo, hanno tratto in arresto B. G, classe 72, C. F, classe 88, C. M. classe, 83, M. G., classe 65, palermitani, tutti noti alle forze dell'ordine, poiché si erano resi responsabili, in concorso, di rapina aggravata e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, in esecuzione di un ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere emessa, in data 3 luglio 2020, dal GIP del Tribunale di Forlì, su analoga richiesta del Pubblico Ministero Filippo Santangelo, che ha coordinato le indagini.

In particolare, i 4 individui, apparentemente non armati, con volto parzialmente travisato da berretto, nel primo pomeriggio del 03 mar 2020, dopo aver fatto irruzione all’interno della filiale della “Romagna Banca”, sita in via Cervese, fattosi consegnare i telefoni cellulari dai dipendenti e da alcuni clienti ivi presenti, costringevano, sotto minaccia, quest’ultimi a permanere per circa un’ora all’interno di una stanza, in attesa dell’apertura temporizzata delle casseforti, dalle quali veniva asportato denaro contante pari ad euro 86.000 circa. Durante le concitate fasi della rapina, e prima di dileguarsi, i malfattori, inoltre, aggredivano fisicamente una guardia giurata che, in divisa, accedeva in banca, ignara di quanto stesse accadendo, per effettuare un operazione di carattere privato, sottraendogli la pistola beretta 9x21 in dotazione.
Le immediate investigazioni esperite dai Carabinieri di Cesena, suffragate da testimonianze, esame delle immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza lungo il percorso  di fuga dei malviventi consentivano di risalire all’autovettura utilizzata per la rapina e successivamente,  alla completa identificazione di tutti i componenti del sodalizio criminale.

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