martedì, ottobre 30, 2018

Sunia Palermo, sospendere gli sgomberi. Il comitato direttivo scrive al ministro Salvini, al prefetto e al sindaco

Palermo 29 ottobre 2018 – Il Sunia chiede di sospendere gli sgomberi già in programma o previsti a Palermo anche a seguito del decreto del governo nazionale approvato a settembre che preannuncia un giro di vite sulle occupazioni abusive. La richiesta, che proviene dal comitato direttivo della Federazione provinciale del Sunia di Palermo, è stata inoltrato al ministro dell'Interno Matteo Salvini, al Prefetto Antonella De Miro e al sindaco Leoluca Orlando.

Il sindacato degli inquilini, nella lettera, pone l'accento sulla gravissima crisi economica che sta riducendo in condizioni di crescente povertà ampie fasce della popolazione. “I senza casa aumentano di giorno in giorno perchèé le famiglie in difficoltà sono incapaci di sostenere il costo dell’affitto – scrivono Zaher Darwish, segretario generale del Sunia Palermo e Nino Rocca, presidente del comitato direttivo del Sunia, che chiedono di sospendere gli sgomberi in mancanza di alternative valide per garantire il diritto alla casa e in considerazione della crisi economica che attanaglia le famiglie. “L'amministrazione comunale – proseguono Zaher e Rocca - è attualmente priva di ammortizzatori sociali in grado di sopperire alle difficoltà abitative dei senza casa. In considerazione anche del fatto che la legge regionale numero 8 del 2018 prevede una sanatoria delle occupazioni abusive di immobili di residenza pubblica, che il regolamento comunale obbliga il Comune a offrire adeguate alternative abitative alle famiglie sottoposte a sgombero, che la Costituzione prevede il diritto a una casa adeguata per ogni famiglia e per le tutele imposte dal garante dei minori, chiediamo di sospendere gli sgomberi in arrivo per evitare di dover vedere presto centinaia e centinaia di famiglie riversarsi in strada a Palermo con anziani e bambini al seguito. E questo in attesa che la ripresa della situazione economica consenta alle famiglie di provvedere a se stesse”.


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